(Aki) - Il 50 per cento della popolazione del Sudan non ha accesso a farmaci di base, mentre il 79 per cento deve pagare di tasca propria le medicine di cui necessita. E' quanto rivela l'Autorita' generale per le forniture medicali del Parlamento di Khartoum, che spiega come il Paese abbia ridotto drasticamente l'importazione di farmaci e che le ambasciate sudanesi stanno lavorando per colmare il gap. A novembre la Camera del Sudan per l'importazione di farmaci aveva reso noto che 31 aziende farmaceutiche straniere si erano rifiutate di fare accordi con il Sudan prima che venisse coperto il credito di 90 milioni di dollari che Khartoum aveva con loro.
Il presidente dell'Autorita' governativa Abdul-Aziz Itnain ha quindi spiegato che l'alto costo dei farmaci e le difficolta' nel reperire fondi per la loro importazione mettono in difficolta' soprattutto le fasce piu' vulnerabili della popolazione sudanese. Il segretario generale dell'Associazione dei consumatori del Sudan, Yasser Mirghani, afferma invece ad al-Arabiya che ci sono i fondi per importare i farmaci, ma che alcune banche commerciali hanno trasferito i soldi a compagnie non farmaceutiche. Mirghani ha quindi chiesto alla Banca centrale del Sudan di recuperare questi fondi entro aprile, pena la diffusione pubblica dei nomi delle aziende non farmaceutiche che hanno ricevuto fondi non destinati a loro.