(Aki) - Un attivista turco per i diritti degli omosessuali e' stato condannato a una multa da 1.500 lire (circa 525 euro) per aver dato ironicamente del gay al premier Recep Tayyip Erdogan su Internet. La vicenda risale allo scorso luglio, quando il premier, in un messaggio alla minoranza religiosa alevita, dichiaro' di essere lui stesso "un perfetto alevita", in quanto devoto del genero del profeta, Ali'. L'attivista Levent Piskin ironizzo' sulla viceda dal suo account Twitter. "Ora ci aspettiamo che Erdogan dichiari 'Sono un perfetto queer'". Queer e' il termine inglese con cui viene spesso indicata la comunita' omosessuale.
"Non impareremo certo da te cos'e' l'omosessualita'", continuava l'attivista gay, che concludeva con un ironico "Baci". Il commento non piacque a Erdogan, che denuncio' l''offesa' ricevuta da Piskin, per la quale il procuratore di Ankara chiese un anno e quattro mesi di carcere, con l'accusa di "calunnia e grave provocazione". I giudici lo hanno condannato a due mesi e 15 giorni di carcere, convertendo poi la pena in una multa.
A nulla e' valsa la difesa del giovane attivista, il quale ha dichiarato che, in quanto gay, non potrebbe mai usare 'queer' come un insulto, "ma come l'espressione di un orientamento sessuale". "Essere queer non e' ne' una vergogna ne' un peccato - si e' difeso Piskin - Rivendicare la propria identita' e' il risultato di una lotta che portiamo avanti da 21 anni. Erdogan e i suoi sostenitori non hanno imparato nulla dagli 80mila queer dell'ultimo Gay Pride, quindi dobbiamo insegnarglielo. Lasciatecelo fare, perche' ne sappiamo parecchio di omosessualita'". L'avvocato di Piskin, Tora Pekin, ha annunciato che ricorrera' alla Corte Costituzionale contro la sentenza.
