(Aki) - "L'Italia tifa perché le forze politiche libanesi trovino un accordo sulle elezioni presidenziali" dopo la scadenza del mandato di Michel Suleiman il 25 maggio e i ripetuti fallimenti del Parlamento nell'eleggere il suo successore. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli, intervenendo al Media Forum Italia-Libano in corso alla Farnesina. "Il Libano e' un Paese particolarmente amico dell'Italia e l'Italia del Libano, di cui siamo primo partner economico". Inoltre il "Libano e' partner privilegiato nella regione, che negli ultimi 3 anni ha condiviso uno degli aspetti più devastanti della crisi siriana, quello dei profughi". I numeri sono però diversi se si considera che, come ha ricordato Pistelli, in Italia " sono arrivate decine di migliaia di persone, contro un milione e mezzo di profughi siriani in Libano", secondo dati dell'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Di questi, come ha fatto notare Umberto De Giovannangeli de L'Unita', "la metà sono bambini". Questo e' il primo anno, prosegue Pistelli, dove "nelle scuole del Libano il numero di bambini siriani supera quello dei libanesi. Provo ammirazione per l'umanità che ho visto in Libano e per la capacità delle istituzioni a far fronte a questa situazione straordinaria".
Il vice ministro degli Esteri ha quindi ricordato che domani, sempre alla Farnesina, il titolare Federica Mogherini discuterà del ruolo dell'Italia per rafforzare le forze libanesi "che sono esempio di crogiolo e capacità di convivenza tra diverse provenienze politiche, religiose ed etniche", ha aggiunto Pistelli . "Ma non bastano i soldi per formare forze armate efficaci", e' intervenuto Albeto Negri de Il Sole 24 Ore.
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