Un'iniziativa internazionale per risolvere la crisi siriana "ispirata alla dichiarazione di Ginevra" sarà presto lanciata dal "Gruppo di salvezza nazionale e sarà annunciata da un grande paese arabo".
Un'iniziativa internazionale per risolvere la crisi siriana "ispirata alla dichiarazione di Ginevra" sarà presto lanciata dal "Gruppo di salvezza nazionale e sarà annunciata da un grande paese arabo". E' quanto rivela ad Aki-Adnkronos International l'oppositore siriano indipendente Fahd al-Masri, secondo cui l'iniziativa "sarà di fatto imposta dalla comunità internazionale alle parti in conflitto in Siria".
Senza citare quale sia il Paese arabo che darà l'annuncio, Masri sottolinea che "il Cairo svolgerà un ruolo di primo piano nell'attuazione" del piano, che prevede "la creazione di un consiglio presidenziale congiunto composto da militari e civili, un alto consiglio per la sicurezza e la difesa e un governo di tecnocrati per guidare la fase di transizione".
Tale governo "sarà composto in parte da elementi del regime e in parte dell'opposizione", precisa Masri, aggiungendo tuttavia che nessuno dei raggruppamenti esistenti parteciperà all'iniziativa, che vedrà coinvolti "rappresentanti veri del popolo siriano per la fase di transizione", tra cui anche "elementi alawiti che non si sono macchiati di crimini". Saranno invece "sicuramente esclusi da qualunque soluzione politica" il presidente Bashar al-Assad e altre 53 personalità militari e di sicurezza del suo regime, afferma l'oppositore.
L'iniziativa spazia su molteplici aspetti della fase di transizione, tra cui "le relazioni regionali e internazionali, l'invio di forze internazionali di peacekeeping in Siria sulla base di una risoluzione che costringa l'Iran a ritirare le sue forze e i suoi 'strumenti' libanesi e iracheni dalla Siria", continua Masri.
Saranno "le forze internazionali in grado di influenzare la soluzione politica" a fare pressioni sul regime affinché accetti questo progetto, evidenzia Masri, che ribadisce come "l'Egitto svolgerà un ruolo essenziale nella soluzione della crisi siriana". "C'è la necessità di convocare un incontro per la pace in Siria che si svolga al Cairo con il patrocinio egiziano e che sia adottato da Lega araba e Onu", conclude l'oppositore.
