Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, e il segretario di Stato Usa, John Kerry, "hanno preso in esame in modo esteso gli sviluppi della questione palestinese alla luce dell'aggravarsi della situazione a Gerusalemme est e le vie per impedire che la regione scivoli in una spirale di violenza". E' quanto ha dichiarato il portavoce della diplomazia egiziana, Badr Abdelati, a proposito dell'incontro di stamani a Londra tra Shoukri e Kerry.
Tra le altre questioni trattate, "il ruolo egiziano e americano" rispetto al conflitto israelo-palestineese, che "necessita la ripresa di negoziati di pace tra le parti basati sulle autorità internazionali di riferimento riconosciute", ma anche "le relazioni bilaterali" tra Usa ed Egitto e "le vie per svilupparle nei vari settori".
Kerry "ha espresso il forte sostegno di Washington all'Egitto per realizzare la stabilità nel Paese e le aspirazioni del popolo egiziano", ha precisato Abdelati, ricordando che i due leader si sono consultati anche "sulla situazione in Medio Oriente e su una serie di dossier regionali di interesse comune, soprattutto la crisi in Siria e le vie per uscire dall'attuale impasse e la guerra al terrorismo".
Oltre a Kerry, Shoukri ha incontrato anche il consigliere del primo ministro britannico per la sicurezza nazionale, Kim Darroch, con il quale ha parlato "della situazione in Iraq e dell'importanza che tutte le forze nazionali irachene partecipino al processo politico, a prescindere dall'appartenenza religiosa, etnica e confessionale".
I due hanno preso in esame infine "gli sforzi compiuti nel quadro dell'Alleanza internazionale contro l'organizzazione terroristica dello Stato islamico, la situazione politica e di sicurezza in Libia e il ripristino della stabilità in quel Paese e il coordinamento riguardo alla guerra globale contro il fenomeno del terrorismo, che mina la sicurezza e la stabilità della regione e del mondo intero".