Un monito al giornale satirico francese Charlie Hebdo a non pubblicare un nuovo numero "offensivo" del profeta Maometto arriva dall'Egitto. La Dar al-Ifta egiziana, l'istituzione preposta ad emettere pareri religiosi, ha infatti redarguito il giornale la cui sede parigina è stata colpita la settimana scorsa da un attacco terroristico.
Un monito al giornale satirico francese Charlie Hebdo a non pubblicare un nuovo numero "offensivo" sul profeta Maometto arriva dall'Egitto. La Dar al-Ifta egiziana, l'istituzione preposta a emettere pareri religiosi, ha infatti redarguito il giornale la cui sede parigina è stata colpita la settimana scorsa da un attacco terroristico costato la vita a 12 persone.
Se il giornale pubblicasse altre vignette "offensive", ha fatto sapere la Dar al-Ifta in una nota, sarebbe "una provocazione ingiustificata dei sentimenti di un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo che nutrono amore e rispetto verso il profeta della misericordia". Una nuova uscita offensiva "causerebbe una rinnovata ondata di odio nella società francese e occidentale in generale".
Per l'istituzione religiosa egiziana "ciò che fa il giornale non aiuta la convivenza e il dialogo tra civiltà cui si dedicano i musulmani", oltre ad "approfondire i sentimenti di odio e discriminazione tra musulmani e non musulmani".
La Dar al-Ifta ha quindi condannato "l'aumento degli attacchi che hanno subito alcune moschee in Francia in seguito all'attentato terroristico". Simili episodi, si legge sulla nota, "daranno l'opportunità agli estremisti delle due parti di scambiarsi azioni violente le cui amare ripercussioni ricadranno solo su innocenti, turbando la pace sociale" in Francia.
La Dar al-Ifta ha fatto appello "al governo francese, ai partiti e alle organizzazioni francesi a dichiarare il proprio rifiuto di questo atto razzista da parte di Charlie Hebdo", accusato di "suscitare i conflitti religiosi e i fanatismi confessionali e di approfondire l'odio, suscitando lo scontro tra i seguaci delle civiltà e delle religioni".