Sui muri scritte contro Gesù. Il capo negoziatore palestinese Erekat chiede alla comunità internazionale di "punire Israele"
Dei coloni israeliani hanno appiccato il fuoco a un'aula di una scuola cristiana a Gerusalemme, imbrattando i muri con scritte offensive su Gesù. Questo meno di 24 ore da un altro incidente simile avvenuto nei pressi di Betlemme, dove dei coloni hanno incendiato una moschea scrivendo slogan anti-musulmani.
"Nel giro delle ultime 48 ore è stato dato fuoco a una moschea vicino a Betlemme e a un istituto religioso cristiano a Gerusalemme est", ha dichiarato il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat, che ha accusato il governo israeliano di "incitare i terroristi israeliani e fornire loro protezione".
Secondo Erekat, questi incidenti sono infatti "la diretta conseguenza degli appelli al riconoscimento di Israele come Stato ebraico e di Gerusalemme come capitale eterna e unita del popolo ebraico". L'esponente palestinese ha attribuito al governo di Israele "la piena responsabilità di questi attacchi che mirano a terrorizzare il nostro popolo affinché lascino la loro terra", lanciando un appello alla comunità internazionale a "punire Israele per i suoi attacchi contro i palestinesi".