Al voto del 7 giugno previsto il 38,1% per il partito islamico, contro il 49,8% del 2011 e ben al di sotto di quanto necessario per cambiare la costituzione. I curdi dell'Hdp dovrebbero riuscire a superare la soglia ed entrare in parlamento
Il partito islamico al governo in Turchia, l'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, vincerà le elezioni politiche del prossimo 7 giugno, ma con una maggioranza di appena il 38,1%, ben al di sotto del 49,8% che ha ottenuto nel 2011. E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto dalla società Gezici, il quale mostra anche che il partito curdo Hdp dovrebbe superare la soglia di sbarramento del 10% e dovrebbe quindi riuscire a entrare in parlamento.
Secondo un precedente sondaggio condotto da Metropoll e pubblicato all'inizio del mese, la percentuale di consensi dell'Akp dovrebbe raggiungere il 42%. Anche per Metropoll i curdi dell'Hdp dovrebbero riuscire a entrare in parlamento. Per entrambi i sondaggi, i laici e kemalisti del partito Chp dovrebbero confermarsi primo partito di opposizione, senza tuttavia superare il 28% dei voti. Per i dati di Gezici, i nazionalisti dell'Mhp (gli ex 'Lupi grigi') dovrebbero ottenere il 18% dei consensi.
Se i risultati dei due sondaggi dovessero essere confermati, l'Akp resterebbe ben lontano da quel 50% circa dei seggi di cui avrebbe bisogno per adottare da solo una riforma costituzionale fortemente voluta da Erdogan, vale a dire l'introduzione di un sistema presidenziale.