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Iran, c'è l'accordo sul nucleare

14 luglio 2015 | 08.37
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I punti chiave dell'accordo

(Afp)
(Afp)

L'Iran e i Paesi del '5+1' (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) hanno raggiunto l'accordo sul programma nucleare di Teheran. La storica intesa garantirà a Teheran la revoca delle sanzioni in cambio di significative riduzioni dell'entità del suo programma nucleare, che verrà sottoposto a ispezioni per accertare il rispetto degli impegni da parte della Repubblica Islamica. "Oggi sarebbe potuta essere la fine della speranza su questa questione, invece apriamo un nuovo capitolo di speranza", ha commentato il capo della diplomazia iraniana, Mohammad Javad Zarif, parlando da Vienna.

L'accordo sul programma nucleare iraniano "non si basa sulla fiducia, ma sulle verifiche", ha assicurato il presidente americano Barack Obama presentando gli elementi cruciali dell'intesa raggiunta a Vienna. "Gli ispettori saranno in grado di accedere a tutti i siti sospetti", ha spiegato, precisando che i Paesi negoziatori "saranno in grado di verificare" tutto quanto è previsto dall'accordo, e "se l'Iran violerà l'accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate". Obama ha poi anticipato la sua intenzione di porre il veto a qualsiasi legge che, negli Stati Uniti, impedirà l'attuazione dell'accordo.

"Molte persone hanno pregato per i negoziatori durante il mese sacro di Ramadan. Le preghiere sono state ascoltate", ha affermato il presidente iraniano Hassan Rohani, in un discorso alla Nazione. Rohani ha parlato di un "nuovo punto", di un "nuovo capitolo aperto", di un "crocevia fondamentale per la storia del nostro Paese". Tutte le sanzioni adottate contro l'Iran "saranno eliminate dal giorno dell'entrata in vigore dell'accordo" ha aggiunto Rohani. Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha ringraziato la squadra negoziale iraniana per lo storico accordo.

L'accordo sul nucleare iraniano "apre un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali", ha spiegato l'Alto rappresentante per la sicurezza e la politica estera europea Federica Mogherini. Per Mogherini, l'accordo è "un segno di speranza per tutto il mondo". L'intesa, ha sottolineato, è "frutto di un duro lavoro". Secondo il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, "l'accordo semina una nuova speranza per un processo di pacificazione regionale".

Di "un importante successo per la diplomazia internazionale" ha parlato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, auspicando che l'intesa possa entrare in vigore al più presto. Con questo accordo "vogliamo rendere impossibile il possesso di armi nucleari all'Iran", un obiettivo "vitale per la sicurezza della regione".

Dura la reazione di Israele. L'accordo sul nucleare iraniano "è un grave errore di proporzioni storiche", ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, citato dal Jerusalem Post all'inizio del suo incontro con il ministro olandese degli Esteri, Bert Koenders. "L'Iran otterrà un sicuro cammino verso le armi nucleari. Molte restrizioni che avrebbero dovuto impedirlo sono state rimosse. L'Iran ha vinto un jackpot, una fortuna in denaro, che gli permetterà di perseguire la sua aggressione e il terrore nella regione e nel mondo. Questo è un grave errore di storiche proporzioni", ha detto ancora Netanyahu. Israele "impiegherà ogni mezzo diplomatico per impedire la conferma dell'accordo" sul nucleare iraniano, si legge in un durissimo comunicato del vice ministro degli Esteri israeliano Tzipi Hotovely. L'intesa "è uno storico accordo di resa dell'Occidente all'asse del male guidato dall'Iran".

Ma Obama in una conversazione telefonica con Netanyahu ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. Lo ha riferito la Casa Bianca. L'intesa "non diminuirà le preoccupazioni americane sul sostegno dell'Iran al terrorismo e alle minacce verso Israele", ha detto Obama aggiungendo che il segretario della Difesa Ash Carter si recherà in Israele la prossima settimana.

La Russia farà il possibile per assicurarsi che l'accordo sul nucleare iraniano raggiunto a Vienna sia pienamente effettivo, ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, sottolineando che le relazioni bilaterali fra Russia e Iran dall'intesa "avranno ora un nuovo potente slancio".

E dopo l'annuncio dell'accordo sul programma nucleare iraniano, il segretario di Stato americano, John Kerry, si è rivolto al popolo dell'Iran in merito alle sanzioni economiche che adesso verranno sollevate. "La nostra disputa non è mai stata con il popolo iraniano", ha spiegato Kerry. Allo stesso tempo, il segretario di stato americano si è mostrato cauto sulle aspettative che l'accordo nucleare raggiunto a Vienna porti a un rapido riavvicinamento politico tra l'Iran e l'Occidente. "La fiducia non viene costruita da un giorno all'altro, deve essere costruita nel tempo". In conferenza stampa da Vienna, Kerry ha inoltre ricordato che "se l'Iran in modo materiale non rispetterà" gli impegni le "sanzioni potranno e saranno ripristinate immediatamente".

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