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Emiro del Qatar in visita a Roma

16 novembre 2018 | 15.25
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Arriva lunedì a Roma per la sua prima visita di Stato in Italia l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, con al seguito una delegazione di ministri che firmeranno con i loro omologhi una serie di accordi nel campo della sanità, dell'agroalimentare, dello sport e dei giovani, della ricerca.

Nella due giorni nella Capitale, il 38enne al-Thani - tra i più giovani capi di Stato al mondo, venuto già in Italia nel 2016 - sarà ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che offrirà un pranzo di Stato in suo onore al Quirinale, dal presidente del Senato Elisabetta Casellati, dal presidente della Camera Roberto Fico e dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"I rapporti tra Italia e Qatar - dice all'Adnkronos l'ambasciatore a Doha, Pasquale Salzano - sono veramente ottimi, nell'ultimo anno abbiamo aumentato di circa l'11% il nostro interscambio. Nell'emirato c'è una grande richiesta di Italia, presente in modo massiccio già con i grandi gruppi, come Salini Impregilo, Saipem, Eni, Fincantieri, Rizzani de Eccher, Leonardo, che riguarda le piccole e medie imprese, l'artigianato, i prodotti di lusso e dell'agroalimentare, senz'altro una novità per le dimensioni nelle quali ci viene richiesto".

La richiesta di Italia si accompagna a una crescita sostenuta dell'economia del Qatar, nonostante il blocco imposto ormai quasi un anno e mezzo dai Paesi arabi contro l'emirato accusato di sostenere il terrorismo: le previsioni parlano di un aumento del Pil del 2,8%, il più alto dell'area, mentre negli ultimi sei mesi si è registrato un aumento del 14% nella creazione di industrie locali.

Per quanto riguarda gli accordi che saranno firmati, particolarmente interessante è l'intesa nel settore della sanità: il Qatar ha delle strutture all'avanguardia, ma guarda con grande attenzione ai giovani medici italiani, che hanno una formazione ritenuta eccellente, ed alle possibilità di scambio di esperienze. Quanto alle intese nel settore dello sport - cui l'emiro è particolarmente attento, come dimostra anche l'accordo tra la Roma e Qatar Airways - anche in vista dei Mondiali del 2022 che si giocheranno nell'emirato l'idea di scambi fra squadre sportive qatarine e italiane, che potrebbero allenarsi nelle grandi infrastrutture di formazione esistenti nell'emirato. Sono previsti poi accordi tra l'Università La Sapienza e e l'Università del Qatar.

L'emiro a Roma sarà accompagnato anche dal vice premier e ministro degli Esteri Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, reduce dalla conferenza di Palermo per la Libia, da qualche giorno presidente del fondo sovrano Qatar investment authority, con investimenti tra l'altro in Volkswagen, nel Paris Saint German, Credit Suisse, Harrods. La visita di al-Thani in Italia servirà a preparare delle missioni ad hoc di investitori qatarini all'inizio del prossimo anno, in accordo con le associazioni imprenditoriali dei due Paesi.

CHI E' - 38 anni, Sheikh Tamim bin Hamad bin Khalifa Al-Thani, è salito al trono nel giugno del 2013, dopo che il padre, lo sceicco Hamid bin Khalifa, abdicò a sorpresa in un Paese dove tutte le successioni sono avvenute attraverso colpi di stato. Fra i più giovani regnanti al mondo, Tamim è il quarto figlio dell'emiro Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani e il secondogenito della sua seconda moglie, l'affascinante Mozah bint Nasser Al Missned. Venne nominato erede al trono il 5 agosto del 2003, dopo la rinuncia del fratello maggiore Jasim. Nato a Doha il 3 giugno del 1980, tre mogli da cui ha avuto otto figli, è stato scelto dal padre per la successione proprio per ''stimolare le nuove generazioni''. Diplomato nel 1998 all'Accademia militare di Sandhurst, in Gran Bretagna, dopo aver studiato alla Sherborne School di Dorset, come Principe della Corona è stato vice capo di Stato Maggiore, ha guidato il Comitato olimpico del Paese e ha presieduto il consiglio direttivo della Qatar Investment Authority (Qia).

E' stato sotto la sua guida che il Qatar - poco meno di due milioni di abitanti, che contano su un reddito procapite di oltre 00mila dollari, grazie soprattutto alle entrate provenienti da gas e petrolio - si è aggiudicato l'organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022. Appassionato di badminton e bowling, nel 2006 - anno in cui a Doha si erano svolti i XV Giochi d'Asia, con la partecipazione, per la prima volta nella storia, di tutti i Paesi membri - era stato definito dal giornale egiziano al-Ahram "la migliore personalità dello sport nel mondo arabo". Quanto al suo ruolo nel Qia, che vanta un portafoglio di quasi 150 miliardi di euro, con lui il fondo ha comprato quote di Barclays, Sainsbury's, Harrods, Volkswagen, Walt Disney, The Shard, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell e anche una quota del più alto edificio d'Europa, lo Shard London Bridge.

Il fondo sovrano è proprietario anche della squadra di calcio del Paris Saint-Germain, del piano di sviluppo Porta Nuova e dello storico Hotel Gallia a Milano, di molti complessi alberghieri turistici della Costa Smeralda n Sardegna, dell'ex ospedale San Raffaele di Olbia ed è sponsor del Barcellona. E da una finanziaria di Doha venne acquistata nel 2012 la Maison Valentino per 700 milioni di euro.

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