E' tornato in libertà il fotoreporter egiziano Mahmoud Abou Zeid, noto con il soprannome Shawkan. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) ricorda come abbia trascorso più di 2.000 giorni in carcere, ovvero più di cinque anni. Un altro fotoreporter egiziano, Mohamed El Raai, ha pubblicato su Twitter immagini che ritraggono il giovane Shawkan sorridente "al suo arrivo nella sua casa a Giza".
Shawkan era stato arrestato il 14 agosto del 2013 mentre documentava per l'agenzia londinese 'Demotix' scontri tra forze di sicurezza egiziane e sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi, all'epoca dello sgombero del sit-in dei Fratelli Musulmani a Rabaa al-Adawiya, al Cairo. Accusato di adesione a un'organizzazione criminale, omicidio, "partecipazione a un raduno a scopo di intimidazione, per creare terrore e mettere a rischio vite umane" e resistenza a pubblico ufficiale, lo scorso settembre era stato condannato a cinque anni di carcere. Nel 2016 Shawkan ha ricevuto l''International Press Freedom Award' del Cpj - 'Comitato per la protezione dei giornalisti'. Due anni dopo l'Unesco gli ha conferito un premio per la libertà di stampa.