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Onu: "Su Khashoggi prove credibili responsabilità Mbs"

19 giugno 2019 | 13.00
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Secondo il rapporto del relatore speciale Agnes Callamard, il principe ereditario saudita andrebbe indagato. "E' stata un’esecuzione premeditata"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Ci sono ''prove credibili'' della responsabilità del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman nella morte del giornalista Jamal Khashoggi , ucciso il 2 ottobre dello scorso anno nel consolato di Riad a Istanbul. E' quanto si legge nel rapporto di cento pagine elaborato dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, Agnes Callamard, secondo la quale il Mbs andrebbe indagato per l'omicidio. ''Vi sono prove credibili, che giustificano ulteriori indagini, della responsabilità individuale dei funzionari sauditi di alto livello, incluso il principe ereditario'', si legge nel documento.

Affermando che si tratta di un ''crimine internazionale'', Callamard scrive che ''Khashoggi è stato vittima di un'esecuzione deliberata e premeditata, un assassinio extragiudiziale per il quale lo stato dell'Arabia Saudita è responsabile ai sensi della legge internazionale sui diritti umani".

Utilizzando le registrazioni fornite dalle autorità turche, Callamard ha ricostruito gli ultimi momenti di vita di Khashoggi. "Le valutazioni delle registrazioni effettuate da agenti dei servizi segreti della Turchia e di altri paesi suggeriscono che a Khashoggi potrebbe essere stato iniettato un sedativo e poi che sarebbe stato soffocato usando un sacchetto di plastica", si legge nel rapporto Onu.

Secondo il relatore speciale, inoltre, le indagini condotte dall'Arabia Saudita e dalla Turchia sulla morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi non hanno rispettato gli standard internazionali in materia di indagini sulle morti illegali. ''L'inchiesta saudita sull'omicidio non è stata condotta in buona fede e potrebbe costituire un ostacolo alla giustizia'', ha aggiunto.

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