"Ho provato a sopravvivere e ho fallito, perdonatemi", ha scritto nel biglietto di addio. Fu arrestata per aver sventolato una bandiera arcobaleno. Era accusata di voler "diffondere l'omosessualità" nel Paese
E' morta suicida l'attivista egiziana per i diritti Lgbt Sarah Hijazi, 30 anni, arrestata nell'ottobre del 2017 durante un concerto al Cairo per aver sventolato una bandiera arcobaleno. Stuprata e torturata in carcere in Egitto, era stata rilasciata un anno fa e da allora viveva in esilio in Canada.
''Ho provato a sopravvivere e ho fallito, perdonatemi. L'esperienza è stata dura e sono troppo debole per resistere, perdonatemi", ha scritto nel biglietto di addio.
Era stata accusata di voler ''diffondere l'omosessualità'' in Egitto. Il suicidio è stato confermato dal suo avvocato.