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Afghanistan: Talebani all'attacco, parte l'offensiva di primavera/Aki (3)

12 maggio 2014 | 13.46
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(Aki) - La scorsa settimana i Talebani dell''Emirato islamico dell'Afghanistan' hanno minacciato di ripulire il Paese dal ''lerciume degli infedeli''. Entro dicembre e' previsto il ritiro di circa 50mila soldati della Nato (poco meno di 34mila dei quali sono americani) prima del previsto avvio di una nuova missione antiterrorismo e di addestramento e supporto per le forze afghane. I Talebani insistono per il ''ritiro incondizionato di tutte le forze di invasione'' e minacciano attacchi contro gli ''invasori stranieri e i loro sostenitori'', basi militari Usa, ambasciate, funzionari governativi afghani, ministri, parlamentari, poliziotti e interpreti.

Secondo un'analisi dell'International Crisis Group anticipata dal Wall Street Journal, nel 2013 - anno del trasferimento di responsabilita' in materia di sicurezza dalla coalizione alle forze afghane - si e' registrato un aumento degli attacchi degli insorti del 15-20% rispetto all'anno precedente. Stando al rapporto lo scorso anno sono stati ben 8.200 i caduti o i feriti tra le forze afghane, che contano in totale 376mila unita'. Le forze afghane, secondo l'Icg, hanno bisogno di finanziamenti e armamenti per contrastare i Talebani. Abdullah e Ghani hanno entrambi promesso che se saranno eletti firmeranno l'accordo bilaterale sulla sicurezza con gli Usa che Karzai si e' rifiutato di concludere e che serve per inquadrare la presenza dei militari stranieri nel Paese a partire dal prossimo anno e di fatto per garantire all'Afghanistan gli 'aiuti' della comunita' internazionale.

L'offensiva dei Talebani ''continuera' in estate e fino all'inverno'', prevede Yusufzai, che e' tra i negoziatori del governo pakistano di Nawaz Sharif nell'ambito dei difficili colloqui di pace con i Talebani del Pakistan. Il processo e' in fase di stallo da settimane. E anche sul fronte afghano Yusufzai e' scettico. ''Non mi aspetto veri negoziati per quest'anno. Ci vorra' del tempo dopo il passaggio di consegne da Karzai al nuovo presidente. I Talebani adotteranno un approccio 'wait and see', quest'anno non prenderanno nessuna decisione'', afferma, sottolineando come bisognera' attendere anche la firma dell'accordo tra Kabul e Washington. ''E' possibile che il nuovo presidente faccia una nuova offerta per l'avvio di colloqui di pace con i Talebani, ma - conclude - non mi aspetto alcun accordo per il prossimo anno''.

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