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Kuwait: Is diffonde audio kamikaze con testamento postumo attacco moschea

29 giugno 2015 | 08.05
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 - AFP
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Lo Stato Islamico (Is) ha diffuso su account di social media riconducibili al gruppo un testamento postumo attribuito all'attentatore kamikaze che venerdì si è fatto esplodere nella moschea sciita di Imam al-Sadiq, nel centro di Kuwait City, uccidendo 27 persone, mentre sono 227 i feriti. Ieri il ministero degli Interni kuwaitiano aveva identificato l'attentatore in Fahad Suleiman Abdulmohsen al-Gabbaa, cittadino saudita nato nel 1992. L'attentato da lui compiuto è stato rivendicato venerdì dall'Is con un comunicato postato sui social media nel quale spiegavano di aver colpito il "tempio dei negazionisti".

Il testamento di al-Gabbaa consiste principalmente nella recitazione di versetti coranici, ma anche in insulti ai musulmani sciiti, annunciando vendetta per chi insulta l'Islam. Gli sciiti rappresentano circa un terzo della popolazione del Kuwait, che è complessivamente di 1,3 milioni di abitanti.

Intanto la famiglia di Fahad Suleiman Abdulmohsen al-Gabbaa ha preso le distanze dal cittadino saudita affermando di respingere con forza il suo ''pensiero distorto''. In un comunicato la famiglia dell'attentatore afferma di non avere nulla a che vedere con l'atto criminale commesso e rinnova la sua fedeltà al re saudita Salman Bin Abdul Aziz Al Saud, al Principe ereditario e al suo vice. ''Porgiamo le nostre condoglianze all'Emiro del Kuwait, alle famiglie delle vittime e al popolo del Kuwait, e auguriamo una pronta guarigione ai feriti'', prosegue il comunicato. La famiglia di al-Gabbaa ha poi detto di sostenere a pieno la propria nazione, l'Arabia Saudita, e di opporsi all'ideologia che non rispetta la religione, le moschee e il mese sacro all'Islam del Ramadan.

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