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Allarme terrorismo in Turchia, Berlino chiude ambasciata e consolato

17 marzo 2016 | 09.46
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(AFP) - (AFP)
(AFP) - (AFP)

L'ambasciata tedesca ad Ankara, il consolato generale a Istanbul e le scuole tedesche delle due città, chiuse oggi in seguito ad un allarme terrorismo, resteranno chiuse anche domani. Lo ha reso noto il consolato in una mail diretta ai cittadini tedeschi in Turchia, nella quale si invita anche "ad evitare di trovarsi nelle vicinanze del consolato generale".

La scorsa notte i nostri servizi di sicurezza hanno ricevuto diverse e molto concrete indicazioni sulla pianificazione di attacchi terroristici contro le nostre missioni diplomatiche in Turchia", aveva detto questa mattina il ministro tedesco degli Esteri Frank-Walter Steinmeier. La chiusura delle scuole e le sedi diplomatiche, la cui sicurezza verrà ora rafforzata, "è stata una misura necessaria per assicurare la protezione dei cittadini tedeschi e di chi lavora e studia in queste istituzioni", aveva aggiunto il ministro.

Il sito del ministero degli Esteri di Berlino ha inoltre diffuso un avviso per invitare i cittadini tedeschi che si trovano a Istanbul, Ankara o in altre località turche ad esercitare la massima vigilanza, evitando di riunirsi in grand gruppi, di visitare luoghi turistici o avvicinarsi a sedi istituzionali e militari.

Le autorità di Istanbul hanno criticato la decisione di Berlino, affermando che la mossa avrà un impatto "negativo sull'opinione pubblica". Secondo un comunicato diffuso dal governatorato di Istanbul e riportato dall'agenzia di stampa turca Dogan, le misure tedesche si basano "su informazioni di intelligence non verificate" e sono state prese senza consultazioni con le autorità turche.

Domenica almeno 37 persone sono rimaste uccise in un attentato kamikaze ad Ankara, rivendicato dal gruppo curdo dei 'Falchi per la liberazione del Kurdistan' (Tak). Nel comunicato postato su Internet si spiega che l'azione è stata compiuta per vendetta rispetto alle operazioni militari in corso contro i curdi nel sudest della Turchia e che aveva l'obiettivo di colpire le forze di sicurezza, non civili.

I 'Falchi per la liberazione del Kurdistan' hanno rivendicato anche l'attacco dello scorso 17 febbraio ad Ankara contro un convoglio militare che ha fatto 28 morti e quello del dicembre del 2015 all'aeroporto Sabiha Gökçen di Istanbul costato la vita a una persona.

Il gruppo è nato da una scissione dal Pkk che risalirebbe a più di dieci anni fa. Le autorità turche accusano il Tak di essere legato al Pkk, mentre il Pkk nega di avere il controllo dell'organizzazione.

A gennaio, invece, 12 turisti tedeschi hanno perso la vita dopo che un attentatore suicida si era fatto esplodere a Istanbul. L'attacco era stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico (Is).

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