"La risposta a un'azione militare è un'azione militare". Lo ha dichiarato alla 'Cnn' l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Majid Takht-Ravanchi, promettendo vendetta per l'attacco americano in Iraq in cui è stato ucciso, tra gli altri, il generale iraniano Qassem Soleimani.
"Gli Stati Uniti hanno iniziato una guerra economica nel maggio del 2018 e la scorsa notte hanno iniziato una guerra con un atto di terrorismo contro uno dei nostri più importanti generali" ha detto il diplomatico, sottolineando che l'Iran non può rimanere in silenzio davanti a quest'azione. "Dobbiamo agire e agiremo - ha assicurato - Come? Quando? Dove? Questo si vedrà in futuro".