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Iraq, inaugurato istituto italo-iracheno per archeologia e restauro

06 aprile 2016 | 15.49
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Dall'account Twitter del sottosegretario Amendola
Dall'account Twitter del sottosegretario Amendola

Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola ha inaugurato a Baghdad il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l'archeologia e il restauro dei monumenti. Amendola ha indicato come l'esemplare lavoro degli esperti e degli archeologi italiani in Iraq ben illustri il ruolo dell'Italia quale superpotenza culturale, attenta alla valorizzazione e promozione del patrimonio delle grandi civiltà universali. All'inaugurazione era tra gli altri presente anche il vice ministro per le Antichità, Qais Rasheed.

L'Istituto - gestito dal Crast di Torino (Centro Ricerche Archeologiche e Scavi) e finanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale - rappresenta un nuovo polo in grado di attivare percorsi di formazione a beneficio di funzionari iracheni e varie iniziative di natura culturale.

L'istituto fungerà inoltre da centro polifunzionale per l'organizzazione di progetti di ricerca, attività culturali, corsi di formazione. Sarà dunque una casa, oltre che per attività promosse e gestite dal Crast, anche per iniziative portate avanti da altre Università italiane, autorità e organizzazioni impegnate nell'ambito della cooperazione archeologica e culturale.

Nell'Istituto sono presenti rilevazioni satellitari che interessano alcuni siti archeologici ubicati nell'area di Mosul che, in particolare, mettono a confronto la situazione precedente l'avvento di Daesh con il livello dei danni succeduti alla loro occupazione da parte delle forze del sedicente Califfato. Tali rilevazioni saranno essenziali per predisporre piani di restauro/recupero dei siti distrutti o danneggiati.

Il sottosegretario ha visitato anche il Museo Nazionale di Baghdad, riaperto grazie all'Italia e all'intenso lavoro della Cooperazione italiana. Le Autorità irachene hanno - anche in questa occasione - sottolineato il preminente e fondamentale ruolo del sistema Italia nel minuzioso e articolato lavoro che ha portato al ritrovamento e alla restaurazione di numerosi e preziosissimi artefatti a seguito dei saccheggi che hanno coinvolto il Museo nel 2003 e alla valorizzazione e risistemazione storiografica di alcune tra le più belle sale del Museo.

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