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Danza: al Margutta 'Omaggio a Pina Bausch' di Ninni Romeo

14 marzo 2019 | 16.47
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Una delle foto di Ninni Romeo in mostra a Roma, al Margutta, per la retrospettiva  dedicata a Pina Bausch
Una delle foto di Ninni Romeo in mostra a Roma, al Margutta, per la retrospettiva dedicata a Pina Bausch

A Roma, nello spazio del Margutta, nel cuore storico della capitale in programma, sino all'11 maggio (vernissage stasera alle ore 19), la mostra fotografica di Ninni Romeo dedicata a Pina Bausch, illustre regista e coreografa, massima icona del Novecento. Saranno esposte 44 fotografie bianco e nero e colore, in diversi formati di stampa, di cui 2 ritratti di Pina Bausch e immagini di diversi spettacoli. (FOTO)

"Frammenti - Omaggio a Pina Bausch" è stata fortemente voluta dalla Daniele Cipriani, Arte sostenuta da Tina Vannini e ospitata presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art, a Roma, in via Margutta 118, è curata dalla giornalista e photo editor Frédérique Deschamps, con testo di presentazione firmato dalla giornalista e scrittrice Leonetta Bentivoglio.

Un viaggio temporale, a dieci anni dalla sua morte, avvenuta il 30 giugno 2009, lungo 35 anni alla scoperta del suo cammino, personale e professionale. Dal 'Sacre du Printemps' del 1975 al 'Cafè Müller' del 1978, da 'Palermo Palermo' del 1989 al 'Vollmond' del 2006. Senza tralasciare il 'Bamboo Blues' del 2007, ispirato all’India, e la sua ultima creazione, '…como el musguito en la piedra, ay sì, sì, sì…' del 2009, ispirata al Cile. Protagonista della mostra non solo lei, ma tutta la sua arte, fatta di espressione e drammaticità, provocazione ed eleganza.

Arte fatta anche di "disordine", del "suo" caos, che trae spunto dalla tradizione, rispettandola e onorandola, per scardinarne la sua prevedibilità. Puntando non solo alla bellezza dei movimenti, quanto alla loro forza ed essenza. "Ninni non punta mai all’effetto - ha dichiarato la giornalista Leonetta Bentivoglio - evita la visione levigata o patinata. Piuttosto insegue il battito d’ala, il respiro irregolare della vita. I suoi 'racconti' a volte sono sghembi, obliqui e trasversali, come quelli delle nostre giornate. Spesso sono drammatici. Sono sempre molto umani. Non ci sono mai 'pose' nel suo lavoro''.

''C’è un’aria lisa e autentica, nelle fotografie di Ninni Romeo, che si addice bene alla peculiare bellezza 'bauschiana' - ha spiegato ancora- Non hanno mai compiacimenti estetici. Sanno dirci la rarefazione della memoria e la delicata poesia dell’attimo. Non sono 'foto di spettacoli', ma momenti d’essere". Ninni Romeo racconta della familiarità che, sin da bambina, Pina Bausch aveva con i ristoranti, dato che i genitori ne gestivano uno nella sua città natale.

"Credo che le piacerebbe sapere che frammenti del suo lavoro sono esposti nello spazio dello storico ristorante vegetariano di via Margutta - ha raccontato la fotografa - e penso che amerebbe anche sapere che le immagini dei suoi spettacoli rivivono nella stessa strada in cui, pochi metri più in alto, abitava il suo amico e appassionato estimatore Federico Fellini, frequentatore assiduo del Margutta. Ora, è come se piccole parti di storie e personaggi del Tanztheater Wuppertal - ha confessato - fossero affettuosamente sorvegliate dallo sguardo del regista di 'E la nave va', film in cui Fellini fece debuttare come attrice cinematografica la sua adorata Pina".

Con Pina Bausch Ninni Romeo ha avuto una lunga relazione artistica, professionale e di amicizia. Iniziata con la creazione italiana dello spettacolo 'Palermo Palermo' del 1989 , proseguita per il montaggio dell’altro pezzo di teatrodanza, 'O Dido', del 1999, che ha debuttato a Roma al Teatro Argentina, la collaborazione ed amicizia è continuata fino alla morte dell’artista. I

l suo lavoro fotografico sull’opera di Pina Bausch ha dato luogo a diverse mostre, in Italia e all’estero. E’ stato anche ripreso in molte pubblicazioni consacrate alla coreografa. Nel 2017 da EuropaInDanza ha ricevuto il premio speciale alla fotografia, per la mostra 'töi, töi, töi' in omaggio a Pina Bausch. A sorpresa all'inaugurazione il maestro Vinicio Colella suonerà frammenti musicali tratti dagli spettacoli del repertorio Bausch, tra i quali il 'Sacre du Printemps', 'Café Muller', 'Kontakthof', 'Palermo Palermo', 'Vollmond', 'Bamboo Blues'.

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