L'esposizione raduna dopo 150 anni venti arazzi cinquecenteschi e mette in luce, spiega Diana Bracco, presidente dell'omonima Fondazione che ha sostenuto il progetto,"lo spirito del tempo", quel binomio bellezza-competenza "che è la leva competitiva su cui l'Italia deve puntare". Potranno essere ammirati fino al 23 agosto dai milanesi ma anche dai turisti che arriveranno per Expo
La mostra 'Il principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino' arriva a Milano. I venti arazzi - commissionati da Cosimo I de' Medici per la Sala de' Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze - che rappresentano la storia di Giuseppe narrata nella Genesi sono stati allestiti a Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, e potranno essere ammirati - da oggi al 23 agosto prossimo - dai milanesi ma anche dai turisti che arriveranno per Expo. L'esposizione, a cura di Louis Godart, raduna dopo 150 anni i venti arazzi cinquecenteschi e mostra "la straordinaria grandezza della cultura fiorentina" del tempo, "la capacità della loro manifattura, una delle più alte testimonianze dell'artigianato e dell'arte rinascimentale. Mi auguro che milioni di turisti verranno ad ammirare questa e le altre mostre allestite a Milano".
Un restauro "lungo 17 anni, per circa 400mila ore di lavoro", per poter restituire al pubblico i capolavori in un itinerario che dopo Roma (Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale) toccherà Firenze (Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, 16 settembre -15 febbraio 2016) in una sorta di filo conduttore che unisce insieme le capitali del Paese.
"I milioni di visitatori di Expo - spiega Diana Bracco, presidente dell'omonima Fondazione che ha sostenuto il progetto - avranno la possibilità di ammirare capolavori che incarnano appieno lo spirito del Rinascimento nella sua ricerca del bello e nell'esaltazione del saper fare italiano. E' una cosa straordinaria essere riusciti a mettere insieme gli venti arazzi, in questo posto straordinario". Un binomio, quello della bellezza e della competenza, "che è la leva competitiva su cui l'Italia deve puntare". La mostra - l'evento fa parte delle iniziative di Expo in città - "sarà l'occasione di far conoscere a chi arriva in città il capitale artistico e che deve contribuire a fare di Milano il luogo dove essere", spiega l'assessore milanese alla Cultura, Filippo Del Corno.
Promossa dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dal Comune di Firenze e da quello di Milano in collaborazione con il ministero dei Beni culturali e delle Politiche agricole, di Expo, con il sostegno di Acea, dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Poste Italiane, gli arazzi sono stati oggetto di un complesso e pluridecennale restauro presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il Laboratorio Arazzi del Quirinale.
"Un'impresa quasi titanica, un lavoro sterminato, per riportare alla luce i colori, le sfumature, l'oro e l'argento che fanno di questi oggetti dei capolavori assoluti, una delle grandi meraviglie del mondo", come racconta lo storico dell'arte e curatore di grandi mostre, Sergio Risaliti. I panni monumentali, commissionati tra il 1545 e il 1553 per la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze furono affidati ai maggiori artisti del tempo e tessuti alla metà del XVI secolo nella manifattura granducale e furono realizzati dai maestri arazzieri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher sui cartoni forniti da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati.
Main sponsor della mostra è Gucci: "Siamo un'azienda fiorentina con una direzione creativa a Roma e Milano è la città della moda - sottolinea Micaela le Divelec, Epv e chief consumer officier della maison-, tre città che sono le stesse di questo progetto che ha un grande significato artistico. E' con grande onore che Gucci ha accettato di essere partner di questa iniziativa: un evento culturale unico e itinerante".