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Al Quirinale premiati i vincitori degli Eni Award 2017

05 ottobre 2017 | 13.05
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(Eni)
(Eni)

Premiati al Quirinale i vincitori degli Eni Award 2017 che sono giunti alla decima edizione. Alla cerimonia di premiazione, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno partecipato il presidente di Eni Emma Marcegaglia e l'amministratore delegato del gruppo petrolifero italiano Claudio Descalzi.

Questo Premio, sottolinea Marcegaglia nel suo intervento, che si pone "come catalizzatore di progetti di ricerca di altissimo rilievo in ambiti di concreta applicazione", si è imposto sulla scena internazionale "come cerniera tra il mondo accademico e quello industriale, dando vita a una comunità che ha visto dal 2007 coinvolti migliaia di ricercatori, fra docenti e studiosi di tutto il mondo, tra cui alcuni premi Nobel, e ha permesso di compiere importanti passi avanti nel progresso scientifico, promuovendo soluzioni innovative e all’avanguardia che sono state poi oggetto di applicazione in Eni e in altre società in un’ottica di lungo termine".

Dall'istituzione del premio nel 2007, il cui obiettivo è promuovere un migliore utilizzo delle fonti energetiche e di stimolare le nuove generazioni di ricercatori, le candidature sono state più di 8 mila e oltre 27 premi Nobel hanno fatto parte della Commissione Scientifica e valutato le ricerche presentate.

Descalzi, vincitori riusciti ad interpretare al meglio le nuove sfide

I vincitori di questa decima edizione, rileva Descalzi, "sono riusciti ad interpretare al meglio le nuove sfide che come azienda e che come Paese ci stiamo ponendo, esplorando nuove soluzioni in ambito di transizione energetica; di frontiere energetiche; di soluzioni avanzate su tematiche ambientali". Anche i premi assegnati alle migliori soluzioni tecnologiche sviluppate in Eni, aggiunge l'ad di Eni, "sono indirizzati a esplorare le nuove energie verdi che riducono l’impatto ambientale e a ottimizzare l’efficienza energetica lungo la nostra filiera".

Eni crede nei giovani e da quest'anno il 'Nobel dell’energia' si arricchisce di contenuti. Accanto al tradizionale premio Giovane ricercatore dell’anno, riservato agli autori delle migliori tesi di Dottorato svolte nelle Università italiane, è stato istituito il Debutto nella Ricerca: Giovani talenti dall’Africa, dedicato ai giovani laureati africani.

Tra i 71 candidati africani hanno ottenuto il riconoscimento la giovane Blessing Onyeche Ugwoke (Nigeria), premiata per una tesi di laurea e progetto di studio sull'efficienza energetica di sistemi di energia rinnovabile off-grid in Nigeria e Yemane Kelemework Equbamariam per la tesi su investigazioni geofisiche integrate del Main Ethiopian Rift applicate alla ricerca di risorse geotermiche. Entrambi i progetti verranno sviluppati, con il sostegno di Eni, nel corso di un Dottorato di Ricerca, rispettivamente presso il Politecnico di Torino e l’Università Federico II di Napoli.

Tra i Giovani ricercatori dell’anno sono stati premiati Matteo Fasano per i suoi studi a supporto della sintesi di nanomateriali utilizzabili nel campo delle energie rinnovabili, dell'ingegneria o della nanomedicina e Stefano Langé per lo sviluppo di un processo innovativo per la purificazione del gas naturale ad alto contenuto di CO2 e H2S per rendere disponibile questa importante fonte a supporto della transizione energetica e rispondere alla crescente domanda nei prossimi decenni.

Con questa decima edizione di Eni Award, rileva Descalzi, "cresce inoltre il nostro impegno nel dare maggiori opportunità ai giovani" e quest’anno, "visto anche il ruolo chiave che riveste per Eni la nostra presenza nel continente africano, è stato istituito il premio Giovani Talenti dall’Africa che al suo debutto ha ricevuto un riscontro molto positivo con 71 candidature provenienti da 15 differenti paesi africani".

I vincitori, sottolinea l'ad di Eni, "avranno la possibilità di sviluppare ulteriormente le loro capacità attraverso dei percorsi di studio specialistici nel nostro Paese durante i quali porteranno avanti dei progetti innovativi le cui applicazioni verranno implementate nei loro paesi di provenienza; il premio ci permetterà di condividere, con i paesi in cui operiamo, know-how e possibilità di sviluppo, sociale, economico e culturale".

Uno dei tre premi principali, invece, è stato assegnato per la Transizione energetica (innovazioni nel settore degli idrocarburi per la decarbonizzazione del sistema energetico), a Robert Schlögl per la ricerca nel campo della produzione di idrogeno e metanolo da fonti rinnovabili, con particolare riferimento ai meccanismi chimici di reazione.

Il premio Soluzioni Ambientali Avanzate, per ricerche sulla tutela di aria, acqua e terra e sulla bonifica di siti industriali, è andato a Graham Hutchings per lo sviluppo di catalizzatori a basso impatto ambientale utilizzabili in diverse filiere dell’industria, in particolare chimica.

Infine il premio Frontiere dell’energia per ricerche sule fonti di energia rinnovabile e sullo stoccaggio di energia, è stato assegnato a Jens Nielsen, per le ricerche sull’ ingegnerizzazione di microorganismi che aprono nuove strade alla produzione di combustibili e prodotti chimici per via rinnovabile. I bandi per l’edizione 2018 sono già stati pubblicati

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