L'imam sciita risponde alle minacce dell'Is di attaccare Kerbala e Najaf, oltre ai luoghi sacrii a Baghdad e Samarra.
La terra dell'Iraq sarà ''piena di cadaveri'' dei jihadisti dello Stato Islamico (Is) se questi oseranno avvicinarsi ai luoghi santi agli sciiti a Kerbala, a Najaf, a Baghdad e a Samarra. A sfidare gli uomini di al-Baghdadi è il religioso sciita iracheno Moqtada al-Sadr, che con il suo Esercito del Mahdi nel 2003 ha combattuto contro la presenza militare americana in Iraq. Lo scorso giugno ha formato la Brigata per la pace, ma a marzo decine di suoi miliziani hanno partecipato all'operazione per liberare Tikrit, nel nord dell'Iraq, dall'Is.
Rispondendo alla minaccia di al-Baghdadi di colpire Kerbala e Baghdad, definiti ''i prossimi obiettivi'' dell'Is, al-Sadr ha detto che ''la terra dell'Iraq è la terra dei luoghi sacri, ogni credente deve essere leale all'Iraq e difenderlo da simili attentati terroristi''. L'imam sciita si è quindi rivolto a coloro che ''minacciano di dissacrare Kerbala e altri luoghi sacri nella capitale irachena e altrove'', avvertendoli: ''sappiate che noi riempiremo la terra dell'Iraq con i vostri corpi in decomposizione se cercherete di dissacrare qualsiasi luogo sacro di questa Terra Santa''.