All'indomani del massacro al campus universitario costato la vita a 147 persone.
I miliziani somali di al-Shabab hanno minacciato nuovi attacchi contro il Kenya all'indomani dell'attentato lanciato al campus universitario di Garissa, 350 chilometri a est di Nairobi, e costato la vita a 147 persone. ''I kenyoti non potranno stare al sicuro in alcuni posto fino a quando le loro truppe resteranno in Somalia'', ha detto il portavoce di al-Shabab Sheikh Ali Mohamud Rage citato dalla radio del gruppo Andalus. Il riferito è alla partecipazione del Kenya alla forza di 20mila militari dell'Unione Africana (Ua) presenti in Somalia per sostenere il governo di Mogadiscio nella sua lotta contro gli al-Shabab. ''Vedrete altri attacchi mortali nel vostro Paese, Kenya'', ha aggiunto Rage.
Il portavoce di al-Shabab ha quindi detto che i quattro militanti che all'alba di ieri hanno attaccato il campus universitario di Moi hanno identificato i cristiani per ucciderlo. Gli assalitori hanno invece ''rilasciato gli studenti musulmani dell'università e ucciso molti cristiani all'interno'' della struttura.