Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha telefonato al premier iracheno Nuri al-Maliki per esprimergli la sua solidarieta' e la sua preoccupazione per la situazione in Iraq. Come ha spiegato il portavoce presidenziale Ehab Badawi, citato dai media del Cairo, al-Sisi ha detto a Maliki che i recenti sviluppi nel paese rappresentano una "minaccia" per la sua stabilità. Il presidente ha inoltre chiesto che tutte le componenti della società irachena cerchino insieme una soluzione alla crisi che permetta di far fronte a "estremismo e terrorismo" che minacciano l'Iraq e tutti gli altri paesi della regione.
Nei giorni scorsi, al-Sisi ha dichiarato che i jihadisti dello Stato islamico, che hanno proclamato un califfato in Iraq e in Siria, pianificano anche la conquista dell'Egitto. Lo Stato islamico "aveva un piano per la conquista dell'Egitto", ha detto al-Sisi, senza argomentare. "Ho detto agli Stati Uniti e all'Europa di non fornirgli alcun tipo di aiuto", ha proseguito, spiegando di avere avvertito in tempi non sospetti i partner internazionali anche del fatto che i jihadisti sarebbero "usciti dalla Siria per prendere di mira l'Iraq e poi la Giordania e l'Arabia Saudita".