Coinvolgere le comunità locali è un elemento chiave per proteggere il leopardo delle nevi, specie classificata tra quelle minacciate. E' quanto emerso nell'ambito della conferenza regionale che si svolge a Kathmandu fino a venerdì. La conferenza riunisce autorità ed esperti da 12 Paesi habitat del leopardo delle nevi: dovranno deliberare sulle modalità di tutela di questo grande felino che è solito vivere in aree a 3mila metri sopra il livello del mare, principalmente nelle regioni selvagge dell'Asia centrale e meridionale.
"La conservazione del leopardo delle nevi è un'alta priorità in tutti i nostri programmi di conservazione. Il ruolo delle comunità locali e la loro partecipazione risulta cruciale in questa direzione", ha detto Prem Narayan Kandel, acting secretary del ministro nepalese per la Conservazione delle Foreste e del Suolo.
"La specie è minacciata dalla perdita di habitat e di prede e dal bracconaggio. Questa conferenza fornisce una piattaforma per rivedere i nostri sforzi nel suo salvataggio", ha aggiunto.
La popolazione globale del leopardo delle nevi è stimata tra i 3.500 e i 7.000 esemplari adulti. Secondo gli esperti, 300-500 vivono nella regione nepalese dell'Himalaya. Shankar Bhandari, ministro nepalese per la Conservazione delle Foreste e del Suolo, ha esortato i Paesi a lavorare congiuntamente per salvare l'animale, protetto dalla legge.
In Nepal chi è colpevole di bracconaggio può incorrere in sanzioni di 100mila rupie (860 euro) e rischia fino a 15 anni di prigione. "La protezione di questa specie minacciata è una delle nostre priorità. E' tra i 26 mammiferi protetti del Nepal ed è considerato un indicatore chiave del nostro ecosistema climatico", ha detto Bhandari.
La conferenza termina venerdì dopo una riunione dei ministri e funzionari di governo che tracceranno le strategie per la protezione del grande felino. I Paesi partecipanti sono Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan.