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Usa, Sanders: "Votate Clinton". Ma viene fischiato

25 luglio 2016 | 08.38
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Bernie Sanders - AFP
Bernie Sanders - AFP

Al via a Filadelfia la convention democratica che designerà ufficialmente Hillary Clinton come candidata del partito per le prossime elezioni presidenziali americane dell'8 novembre. Ieri Michael Bloomberg ha annunciato che sosterrà l'ex segretario di Stato nella corsa alla Casa Bianca e mercoledì interverrà dal palco del Wells Fargo Center.

Ma se Donald Trump è riuscito con difficoltà a riunire il partito repubblicano attorno alla sua candidatura, Hillary Clinton si presenta all’appuntamento con l’incoronazione con un partito diviso e travolto dallo scandalo delle oltre 19mila e-mail pubblicate da Wikileaks che svelano i favoritismi dei vertici per l'ex first lady a danno del senatore socialista del Vermont Bernie Sanders.

Rivelazioni che hanno costretto la presidente del comitato nazionale del partito Deborah Wasserman Schultz a presentare le proprie dimissioni. A ricoprire l'incarico ad interim fino all'eventuale elezione di Hillary Clinton sarà la vice presidente Donna Brazile, ha comunicato Dnc su Twitter.

Wasserman Schultz è stata sommersa da fischi mentre cercava di parlare ai delegati della Florida, stato dove è eletta alla Camera. Dopo le proteste, e soprattutto dopo le forti pressioni arrivate dall'entourage di Hillary Clinton, ha rinunciato ad aprire questa sera i lavori della convention di Filadelfia. "Ho deciso, per fare in modo che la convention apra nel migliore dei modi possibili, che non presiederò", ha detto in un'intervista la deputata democratica.

Intanto migliaia di sostenitori di Bernie Sanders sono scesi in piazza scandendo lo slogan "Hell, no, D.N.C, we won't vote for Hillary".

"La nostra campagna non è solo per l'elezione di un presidente, ma è per un movimento che trasformi il Paese" ha detto Sanders, parlando a un gruppo di suoi delegati - che l'hanno interrotto più volte gridando "ti amiamo" - cercando così di placare gli animi sempre più agitati dei suoi sostenitori alla convention di Filadelfia. Ma quando ha nominato Hillary Clinton, e confermato l'endorsement che ha dato alla sua rivale, dal pubblico di suoi fan si sono sollevati fischi e contestazioni e la frase "noi vogliamo Bernie".

"Dobbiamo sconfiggere Donald Trump e dobbiamo eleggere Hillary Clinton e Tim Kaine", ha ripetuto Bernie ai suoi sostenitori, ricordando loro, e forse anche a se stesso, che bisogna essere realisti: "Questo è il mondo reale in cui viviamo". Ma poi ha inviato subito un monito a Clinton riguardo alla direzione che deve prendere il partito: "Abbiamo dimostrato che il popolo americano vuole un'agenda più progressista che colpisca la classe dei miliardari".

Il fatto stesso che Sanders abbia rivolto questo monito ai suoi a poche ore dal discorso ufficiale che pronuncerà sul palco della convention dimostra la situazione di tensione e caos che si sta vivendo in queste ore a Filadelfia.

In tutto ciò Trump gongola. "Wow - ha scritto in un tweet - la convention repubblicana è andata così bene in confronto al caos totale dei democratici". Per il candidato repubblicano il 'mandante' di Debbie Wasserman Schultz è chiaro: "Hillary Clinton l'imbrogliona sapeva benissimo quello che la sua serva al comitato democratico stava facendo, solo che ora l'hanno scoperte, ridevano di Bernie".

Per la prima volta dallo scorso maggio Trump è in vantaggio su Hillary Clinton nei sondaggi.

Secondo quanto scrive il New York Times citando fonti di cybersecurity e federali, a violare per mesi il servizio di posta del Comitato nazionale democratico sono stati due gruppi di hacker, identificati come 'Cozy Bear' o 'Apt 29' e 'Fancy Bear' o 'Apt 28', che sarebbero collegabili all'intelligence russa. Le fonti in questo modo sosterrebbero l'idea del complotto russo, teso ad aiutare la vittoria di Donald Trump, dietro alla pubblicazione da parte di Wikileaks delle decine di migliaia di mail.

L'Fbi ha avviato un'inchiesta sulla violazione del sistema mail del comitato nazionale democratico. "L'Fbi sta indagando questa intrusione che ha colpito il Dnc e sta lavorando per stabilirne la natura e l'entità - si legge in una dichiarazione dei federali - una violazione di questa natura è qualcosa da prendere estremamente sul serio, e l'Fbi continuerà ad indagare e ritenere responsabili quelli che costituiscono una minaccia per il cyberspazio".

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