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Al via dal 31 agosto il Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo

23 agosto 2022 | 17.58
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Apertura a Palazzo Farnese di Caprarola, con un concerto diretto da Andrea De Carlo

Andrea De Carlo, direttore artistico del Festival a Palazzo Farnese a Caprarola.
Andrea De Carlo, direttore artistico del Festival a Palazzo Farnese a Caprarola.

Mercoledì 31 agosto, nel cortile di Palazzo Farnese a Caprarola, si terrà (dalle 18) il Concerto di apertura del Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo, che -nei giorni successivi- tornerà ad animare le cittadine laziali di Viterbo, Ronciglione, Nepi, Montepulciano, Castel Sant’Elia, Civitella D’Agliano e Celleno. Verrà eseguita l’ultima opera di Alessandro Stradella "Moro per amore", scritta a Genova poco prima di essere assassinato nella Piazza dei Banchi e mai rappresentata all’epoca.

Stradella (Bologna, 1643; Genova, 1682) è uno dei massimi compositori italiani della sua generazione. Tuttavia, l'esistenza rocambolesca e avventurosa di questo 'Caravaggio della musica' ha dato vita, sin dall’Ottocento, a romanzi e opere in musica che ripropongono lo stereotipo del 'genio maledetto', a scapito del suo ruolo di protagonista (nascosto) del Seicento musicale e di compositore capace di una scrittura ricca di contrasti e strabilianti finezze.

Come ricorda Andrea De Carlo, direttore artistico del Festival, infatti, Stradella "aveva una cultura contrappuntistica degna di un compositore fiammingo e una complessità ritmica vicina a quella di un compositore del Medioevo".

De Carlo, dirigerà l’esecuzione dell’Ensemble Mare Nostrum, ormai punto di riferimento nell’interpretazione delle opere del musicista. Ad esibirsi col gruppo musicale saranno i soprano Silvia Frigato, Federico Fiorio e Margareta Slepakova, del controtenore Danilo Pastore e del contralto Eleonora Filipponi, del tenore Matteo Straffi e del basso Masashi Tomosugi. Il Festival è sostenuto dalla presidenza onoraria di Anna Fendi e realizzato in collaborazione con il Mic, la Regione Lazio, la Direzione Regionale Musei Lazio, i Comuni coinvolti e la Fondazione Carivit di Viterbo.

Anche quest’anno una sezione apposita della manifestazione sarà dedicata al territorio, col titolo Musicisti della Tuscia: passato e presente: due le iniziative importanti. La prima è Massenzio2035, ambizioso progetto di esecuzione integrale delle opere del compositore di Ronciglione, affidato ai giovani talenti internazionali dello Stradella Y(oung) - Project, che quest’anno vedrà la ripresa dei due programmi degli anni precedenti e l’esecuzione di uno completamente nuovo in un coinvolgente We Massenzio dal 9 all’11 settembre.

La seconda sarà L’incontro Impossibile: Francesco Soriano e Ercole Bernabei 1621/1622, con la quale l’ensemble Il Setaccio Musicale, diretto da Gino Nappo e Stefano Silvi, accompagnerà gli spettatori nella scoperta dei tesori musicali del territorio. L’appuntamento è nella Chiesa di San Sebastiano a Ronciglione alle 18.30 di sabato 24 e domenica 25 settembre nella Chiesa di S.M. Nuova a Viterbo, alla stessa ora.

Nel segno della modernità di Stradella, il festival si caratterizza anche per un originale dialogo tra la tradizione musicale del passato e i linguaggi contemporanei, confermandosi come laboratorio di sperimentazione artistica. Questa esplorazione continuerà domenica 4 settembre (alle 18.30) nella Chiesa di San Sebastiano a Ronciglione, grazie a Daniele Roccato e Giorgio Piermatti al contrabbasso con il nuovo programma Scordatura, e con il pianista Enrico Pieranunzi in Con sì dolce nota, prevista per il 17 settembre a Viterbo, nella Chiesa di S. M. Nuova.

Dopo il successo dell’anno scorso, domenica 18 settembre (alle 18) nella Chiesa S.M. Nuova a Viterbo, torneranno le note antiche ed esotiche dell’ensemble turco Izmir Barok con Musiche del palazzo d’Istanbul e Cantigas Sefarditas. Nlla medesima Chiesa, per la prima volta al Fbas, il prestigioso ensemble Micrologus venerdì 23 settembre (alle 21) proporrà il programma Alla Festa Leggiadra: Ballate, Madrigali e Danze all’epoca del Decameron di Boccaccio con la voce di Patrizia Bovi.

Stessa location, sabato 24 settembre (alle 21) per accogliere (Ri)Cercando il canto: ricercari e canzoni intavolate di A. Antico, M. A. Cavazzoni, A. Valente, C. Merulo e G. Frescobaldi, interpretati al clavicembalo dalla concertista cilena di prestigio internazionale Catalina Vicens, direttrice del Museo di San Colombano di Bologna, tra le più prestigiose collezioni esistenti al mondo di strumenti antichi, chiamata suonare spinette, fortepiani e, appunto, clavicembali.

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