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Rifiuti: al via 'Fatti gli avanzi tuoi', progetto contro lo spreco alimentare

04 agosto 2016 | 16.54
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(Fotolia)
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Creare una rete nell’ambito delle realtà della ristorazione, dalle strutture ricettive agli agriturismi, finalizzata a scoraggiare lo spreco alimentare e a promuovere una nuova cultura del cibo attraverso azioni mirate come la distribuzione delle cosiddette doggy/family bag. E' l'obiettivo del progetto 'Fatti gli avanzi tuoi', frutto della convenzione sottoscritta dalla Camera di Commercio di Macerata insieme a Cosmari (Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti) e Novamont.

Un progetto dedicato all’educazione al cibo sostenibile come contemplato dal 'Wellfood action', iniziativa avviata dalla Camera di Commercio di Macerata, nell’ambito dei finanziamenti Europei Ipa-Cbc Adriatico, volta a promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile e il miglioramento delle performance delle Pmi del settore agroalimentare.

'Fatti gli avanzi tuoi' è nato con lo scopo di ridurre le quantità di alimenti gettati via e di stimolare un cambio di mentalità in ristoratori e clienti, favorendo l’utilizzo della cosiddetta doggy/family bag. I cittadini della provincia maceratese avranno così la possibilità di portare a casa il cibo non consumato al ristorante all'interno di una vaschetta in bioplastica biodegradabile e compostabile.

Da una recente indagine emerge, infatti, che tre italiani su quattro sono consapevoli che il cibo e il vino avanzati al ristorante rappresentino uno spreco che può essere evitato grazie alla possibilità di portare a casa quanto rimasto nel piatto o nella bottiglia ma il 41% degli intervistati si vergogna nel richiedere la doggy o family bag da portare a casa propria.

In Italia il primo freno alla diffusione della sportina per gli avanzi rimane, quindi, quello dell’imbarazzo: solo il 9% infatti dichiara di farsi dare sempre il cibo o il vino avanzati mentre il 77% ritiene che ci siano ancora ostacoli. Ciononostante quasi il 70% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza convinto che il ricorso alla doggy/family bag prenderà piede anche in Italia e oltre il 60% ritiene che un pratico contenitore (in alluminio o in bioplastica compostabile), magari anche di design accurato, potrebbe essere di grande aiuto a superare l’imbarazzo di uscire dal ristorante con un contenitore per gli avanzi.

Alcuni numeri per capire la dimensione del problema: dimezzare gli sprechi di cibo per il 2020 è una delle priorità da affrontare per l'Unione Europea. Sulla base dei dati Eurostat risulta, infatti, che ogni cittadino dell'Ue spreca in media 180 kg di cibo all'anno e gli italiani sono al quindicesimo posto della classifica sullo spreco alimentare con una media di 149 kg annuali/pro capite. Il cibo perso o buttato via in Europa, secondo la Fao, potrebbe nutrire 200 milioni di persone mentre circa un terzo del cibo prodotto annualmente a livello mondiale, cioè 1,3 miliardi di tonnellate viene perso o sprecato lungo la filiera. Solo la produzione giornaliera di pane si attesta sui 72mila quintali all'anno e di questi 13mila finiscono nelle pattumiere; questo vuol dire che ogni famiglia butta via in media il 28% del pane che acquista, ovvero 76 kg a persona ogni anno.

Cosmari ha scelto un contenitore, realizzato in Mater-Bi, bioplastica compostabile contenente materie prime rinnovabili messa a punto da Novamont, che garantisca salubrità e conservazione delle caratteristiche enogastronomiche dei cibi. Si tratta di una vaschetta con coperchio in grado di contenere dalle due alle quattro porzioni di cibo e differenziabile con la frazione organica.

"Cosmari da diversi anni - ricorda la vicepresidente Rosalia Calcagnini - è impegnato a perseguire politiche volte alla sensibilizzazione di tutti i cittadini dei comuni maceratesi sulla riduzione dei rifiuti. Lo spreco alimentare, in questo senso, oltre che essere un problema ambientale, riveste anche aspetti etici e morali. Per questo abbiamo fortemente voluto questo importante progetto, uno tra i primissimi in Italia su scala provinciale, volto a coinvolgere nella raccolta differenziata più target: innanzitutto i titolari di ristoranti e strutture ricettive e poi i clienti".

"Siamo molto interessati al progetto di Cosmari perché possiamo seguire tutte le fasi del progetto acquisendo informazioni sulle prestazioni dei contenitori compostabili dall’esercizio di ristorazione alla casa dei clienti sino all’impianto di compostaggio - sottolinea Andrea Di Stefano, responsabile Progetti Speciali e Comunicazione di Business di Novamont - si tratta di un caso studio particolarmente interessante per contribuire allo sviluppo di soluzioni che permettano di ridurre i rifiuti non riciclabili".

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