La nave al molo dell'Ex Superbacino. Previsti 14 mesi di lavoro per lo smantellamento. Ammiraglio Melone: "Sospiro di sollievo". Merlo. "Successo del sistema portuale genovese". 32 morti e 110 feriti, la cronologia del naufragio
Sono terminate le operazioni di attracco di Concordia al molo dell'Ex Superbacino nel porto di Genova. Nei prossimi giorni inizierà la demolizione della nave, i lavori dureranno circa 14 mesi. "Si sta ultimando la messa dei cavi a terra - annuncia il comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ammiraglio Vincenzo Melone- il primo cavo era stato posto alle 10.50, sia io sia il presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo abbiamo tirato un sospiro di sollievo".
"E' un'operazione - precisa l'ammiraglio - unica e speriamo che rimanga tale, che ci ha visto particolarmente impegnati come servizi tecnico-nautici e come Autorità Marittima, sono mesi che sia i miei uomini sia i piloti e gli ormeggiatori stanno studiando questa manovra. E' stata una manovra tutta complessa, in particolare delicatissima è stata la fase di uscita da Prà - Voltri e soprattutto quella di ingresso qui a Levante".
"E' stato un successo del sistema portuale Made in Genoa, dal punto di vista non soltanto dell'eccellente coordinamento dell'Autorità Marittima ma anche dei servizi tecnico-nautici", ha detto il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo.
"Si parla molto di liberalizzazione di questi servizi - osserva Merlo - forse oggi tutti hanno capito, in Italia e non solo in Italia, quale tipo di professionalità è necessaria per fare questo tipo di operazioni. E' fondamentale che ci siano questi servizi e che il porto sia stato in grado di offrirli, anche dal punto di vista dell'infrastrutturazione".
Secondo Merlo, "Genova è abituata a vincere questo tipo di scommesse, nel senso che qui si difende un sistema di capacità e di conoscenze, c'è uno straordinario rapporto positivo tra Autorità Marittima e Autorità Portuale, si è costruita una comunità portuale, della quale io sono molto orgoglioso, che lavora come un'orchestra in maniera perfetta".
Quanto all'attività delle demolizioni navali, il presidente del porto di Genova annuncia che "in questi giorni al ministero si tengono riunioni rispetto alla nuova direttiva europea che riguarda tre poli, Genova, Piombino e Ancona, ci stiamo organizzando in base alle nuove direttive, per l'Italia questo segmento può essere un'opportunità interessante".
La nave, entrata in porto intorno alle otto, è stata accompagnata da un convoglio di 11 mezzi navali a cui si sono aggiunti quelli di scorta dell'Autorità Portuale. Equipaggiamento e personale sono stati ospitati su un motopontone con gru da 200 tonnellate, presenti anche i mezzi antinquinamento con panne costiere e skimmer e un mezzo per un monitoraggio ambientale.
Altre 12 persone erano presenti sul relitto con il compito di controllare tutti i parametri di assetto della nave e il funzionamento dei sistemi installati a bordo. E' stato impegnato anche personale del corpo piloti e degli ormeggiatori secondo le indicazioni del salvage master, del capo pilota e delle autorità competenti.
La squadra di supporto a terra, con i tecnici per eventuali interventi di emergenza e per le attività di monitoraggio del relitto e monitoraggio ambientale, è composta da circa 25 persone.
