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Telecom: Asati scrive al Governo e suggerisce ingresso Cdp in società

04 marzo 2015 | 17.51
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Secondo l'Associazzione dei piccoli azionisti Telecom cosi' si potrà assicurare il successo del piano Bul. Il documento del Governo suddivide il territorio in 94mila sotto-aree omogenee classificate in 4 'cluster'

(Infophoto)
(Infophoto)

Alla luce del piano per lo sviluppo della banda ultra-larga, l'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti Telecom, scrive al Governo e suggerisce, per assicurare il successo degli obiettivi del piano da 6 miliardi di investimenti pubblici, l'ingresso della Cassa depositi e prestiti "con risorse adeguate" nel capitale di Telecom Italia. Le risorse dalla Comunità Europea "potrebbero dilazionate temporalmente" e i tempi, in Italia, sono stretti, si sottolinea. Il piano banda ultralarga approvato ieri dal cdm in altre parole non sarà sufficiente, secondo l'associazione, a raggiungere l'obiettivo così sfidante di dare l'accesso a 100Mbits al 50% della popolazione al 2020.

Il Piano impegna l’Italia sugli obiettivi europei di Agenda 2020 dei 30 Mbps per il 100 per cento dei cittadini e i 100 Mpbs per un cittadino su due (85 per cento di copertura del territorio nazionale). Oggi l’Italia è all’ultimo posto nella classifica della Commissione Ue (1 per cento di copertura a 100 Mbps). Il governo impegna 6,5 miliardi di fondi pubblici ma gli obiettivi, secondo la filosofia del Piano 'Bul' (Banda ultralarga) possono essere raggiunti solo con intervento dei privati (almeno 6 miliardi).

Il territorio nazionale è stato suddiviso in 94mila sotto-aree omogenee (secondo le aree censuarie Istat) classificate in 4 cluster: Cluster A (le principali 15 città): miglior rapporto costi-benefici dove è più probabile l’interesse degli operatori a investire e dove è possibile salto di qualità a 100 Mbps; Cluster B (1120 comuni): dove gli operatori hanno realizzato o realizzeranno reti con collegamenti a 30 Mbps; Cluster C (2650 comuni): aree marginali attualmente a fallimento di mercato ma con intervento pubblico si può arrivare a 30 Mbps ;Cluster D (4300 comuni): sono aree a fallimento di mercato per le quali solo l’intervento pubblico può consentire di raggiungere i 30 Mbps.

L’infrastruttura che si vuole realizzare è ad almeno 100 Mbps nei cluster A e B (con modalità Ftth/Fttb) e ad almeno 30 Mbps nei cluster C e D. Il progetto Bul (banda ultralarga) ha l’obiettivo di sviluppare una rete a prova di futuro. Lo strumento principale è il credito d’imposta già previsto dallo Sblocca Italia.

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