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Alimenti: al via Pomaria, la festa per la regina delle mele

10 ottobre 2014 | 15.55
LETTURA: 3 minuti

Sabato e domenica a Casez di Sanzeno (Trento)

Alimenti: al via Pomaria, la festa per la regina delle mele

Che la mela sia la regina della Val di Non è ormai un fatto risaputo: sono oltre 5.000 le famiglie contadine che nella valle trentina coltivano con cura la terra e in autunno si ritrovano nei campi per condividere la grande festa del raccolto delle mele. Un momento di festa che culmina in Pomaria (dal latino pomarium, frutteto, e in onore di Pomone, dea protettrice dei frutteti) che si terrà domani e domenica all'interno dell'antico borgo rurale di Casez di Sanzeno, in Trentino.

A Pomaria si potrà raccogliere la mela direttamente dall'albero assieme al contadino, imparare a cucinare il classico strudel e portarselo a casa, eleggere la mela "Più buona del Reame" e partecipare a tanti altri momenti divertenti e golosi pensati per grandi e piccini. Le vie del centro del borgo di Casez saranno animate da rappresentazioni di antichi mestieri, musiche, mercatini e una mostra pomologica.

Nè mancheranno degustazioni di vini e prelibatezze locali con il Groppello di Revò, le celebri mele Dop della Val di Non, il Casolét e la Mortandéla affumicata, presidio Slow Food. Ci sarà anche spazio per la ricerca scientifica: a Pomaria, infatti, la Fondazione Edmund Edmund Mach di San Michele all’Adige sarà presente con alcune attività di formazione e ricerca sulla mela.

Da un lato, gli studenti saranno impegnati nella produzione del succo di mela, dall’altro i ricercatori metteranno in mostra e in degustazione alcune nuove selezioni, frutto dell’attività di miglioramento genetico per incrocio naturale, antiche varietà e selezioni resistenti. Spazio anche a spiegazioni e confronti col pubblico sugli studi attualmente in corso a San Michele: da quelli nutrizionali per supportare una migliore conoscenza delle proprietà salutistiche della mela a quelli sensoriali per interpretare le preferenze dei consumatori.

Più nel dettaglio, gli studenti del corso di trasformazione agroalimentare della Scuola per imprenditori agricoli proporranno sotto la guida dei loro insegnanti, la trasformazione della mela e la produzione del succo, presentando al grande pubblico anche le mele essiccate, la confettura e il sidro. Si tratta di prodotti che rientrano assieme al pane, ai salumi e ai formaggi nella normale attività curriculare svolta nei laboratori scolastici.

I ricercatori della piattaforma miglioramento genetico del melo proporranno anche quest’anno la mostra pomologica di alcune nuove varietà messe a punto attraverso il programma di incrocio naturale, ma anche vecchie varietà custodite nell’ampia collezione di San Michele che annovera più di 1.400 accessioni nonché le varietà resistenti dell’impianto dimostrativo di Zambana, condotto in collaborazione con l’Ufficio produzioni biologiche della Provincia autonoma di Trento e il Consorzio Trentino di Bonifica.

Tutte queste mele saranno proposte anche in degustazione sotto la guida degli esperti di analisi sensoriale che metteranno in luce le caratteristiche qualitative, a confronto anche con le varietà storiche e commerciali.

I ricercatori della Fondazione Mach parleranno anche di ricerca nutrizionale sulla mela, in corso presso i laboratori del Dipartimento qualità alimentare e nutrizione, presentando i loro studi e gettando luce sulle proprietà salutistiche di questo frutto.

Si parlerà anche degli aspetti sensoriali e della loro influenza sulle scelte dei consumatori. Gli incontri rappresenteranno, inoltre, un’occasione per il pubblico di assaggiare alcune varietà storiche che saranno messe a confronto con quelle più conosciute e con le nuove selezioni.

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