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Ogm: Forestali, al via sequestro e distruzione campi mais in Friuli

19 luglio 2014 | 16.20
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L'intervento del corpo forestale dello Stato in collaborazione con la forestale friulana, su delega della Procura della Repubblica di Udine

(Infophoto)
(Infophoto)

I campi di mais ogm Mon 810 in provincia di Udine, nel comune di Colloredo di Monte Albano, sono stati posti sotto sequestro dal Corpo forestale dello Stato in collaborazione con la Forestale friulana, su delega della Procura della Repubblica di Udine. Ne dà notizia lo stesso Corpo Forestale. Si tratta di coltivazioni piantumate su 6.500 metri quadrati di superficie. Oltre al sequestro è in corso l'opera di distruzione con mezzi meccanici di tutte le piante Ogm seminate.

La distruzione procede a rilento e con molta attenzione perché i Forestali hanno rinvenuti numerosi chiodi metallici infissi all'interno delle piante che possono danneggiare le macchine operatrici. Sono indagati coloro i quali hanno affittato i campi e lo stesso coltivatore.

Il Corpo forestale dello Stato sta conducendo dal 2013 importanti attività operative mirate a monitorare i campi seminati in Friuli Venezia Giulia, ad accertare le contaminazioni di polline ogm sulle colture convenzionali e ad applicare la normativa nazionale relativa al divieto di coltivazione, attraverso attività di iniziativa e su delega della Procura di Udine che insieme al Corpo forestale dello Stato ha applicato la specifica norma sanzionatoria di tipo penale stabilita dal decreto legge del 24 giugno 2014, che ha previsto nuove norme di diritto penale per chiunque violi i divieti di coltivazione (di ogm secondo le quali rischierebbe la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 10mila a 30mila euro.

È stato comprovato nei precedenti accertamenti di analisi che chi ha introdotto sul proprio territorio la coltivazione degli ogm, a causa dell'inquinamento irreversibile che essi provocano in tutte le aree agricole, non riesce in modo efficace a produrre vegetali che ne siano privi. Di recente il Consiglio europeo dei Ministri ha deliberato circa la possibilità per ogni Paese dell'Unione Europea di potere scegliere la coltivazione o meno sul proprio territorio della coltura di organismi Ogm al fine di potere adottare le scelte migliori per la valorizzazione e la tutela della qualità delle proprie produzione agricole, convenzionali e biologiche, molte volte di sicura eccellenza a livello mondiale.

L'attuale impianto normativo mira a garantire la tutela della qualità delle produzioni agroalimentari nazionali, eccellenza del made in Italy, che in questo momento di forte recessione rappresentano una dei pochi settori nazionali in controtendenza e contribuiscono non solo alla stabilità sociale ed economica delle nostre campagne ma indirettamente anche all'equilibrato assetto idrogeologico dei territori.

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