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Lavoro: al via settimana di lotta per diritti cameriere ai piani

03 dicembre 2014 | 17.35
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Lanciata da organizzazione sindacale mondiale Iuf.

Lavoro: al via settimana di lotta per diritti cameriere ai piani

In prima linea per difendere i diritti delle cameriere. E', infatti, partita la Housekeepers global week of action, settimana di azione e lotta per migliorare le condizioni di lavoro delle cameriere ai piani e la salute e sicurezza negli alberghi. L'iniziativa è stata lanciata dalla Iuf, organizzazione sindacale mondiale che raggruppa le federazioni sindacali nazionali del settore alimentare, degli alberghi e dei ristoranti, in tutto il mondo: Maldive, Hong Kong, Thailandia, Corea, Filippine, Nepal, Argentina, Brasile, Nicaragua, Kenya, Zambia, e diversi paesi europei. "L’obiettivo della campagna -spiega Massimo Frattini, international officer-hrt coordinator Iuf-Iuta- è quello di ridare dignità a un lavoro considerato svilente. I problemi di salute legati al tipo di lavoro, tra l’altro, possono essere diversi: sollevare materassi, utilizzare prodotti chimici, spingere carrelli. Per non parlare, poi, dei tanti casi di molestie sessuali".

"In gran parte del mondo -prosegue Frattini- è un lavoro povero e precario, spesso esternalizzato. I problemi si riscontrano anche quando le società multinazionali danno in franchising la gestione del marchio, perché in caso di controversie, non si riesce ad attribuire le responsabilità". "Fortunatamente ci sono anche -fa notare Frattini- situazioni positive, in realtà dove non è permesso l’outsorcing, come in Africa e Argentina, o negli Stati Uniti dove si sono definiti accordi aziendali per l’internalizzazione di tutto il personale".

"In Italia stiamo assistendo da anni -rivela Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil- al fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi alberghieri, che vengono affidati a cooperative. Il rischio è il cambiamento delle condizioni di lavoro: contratti sempre più precari, orari non stabiliti, e la possibilità di assegnare le lavoratrici e i lavoratori ogni giorno a strutture diverse, ma soprattutto la perdita dell'unicità contrattuale che rende complesso rappresentare e rivendicare tutele uniformi per addetti che operano gomito a gomito nelle medesime strutture". "Inoltre, negli ultimi tempi, stanno arrivando -ricorda- sempre più segnalazioni da parte delle cameriere ai piani, che non hanno più una paga oraria, ma a 'camera', con il rischio di forti conseguenze negative sia sulla qualità del servizio e che sulle condizioni complessive della lavoratrice".

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