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Tv: Albanese latitante 'invisibile' per Rai3 nella serie 'I topi'

01 ottobre 2018 | 17.24
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Antonio Albanese in 'I topi'
Antonio Albanese in 'I topi'

Una famiglia mafiosa 'sommersa' che prova a sfuggire alla caccia della polizia. Un boss latitante che vive all'interno della sua villetta nel Nord Italia dotata di una serie infinita di nascondigli segreti: una rete di cunicoli, corridoi e stanze segrete grazie alla quale evitare la cattura continuando ad intrecciare gli affari economici e mantenendo i legami con le altre famiglie mafiose. Antonio Albanese racconta in 'I topi', la serie comedy co-prodotta da Rai Fiction e Wildside in onda su Rai3 sabato 6, 13 e 20 ottobre alle 21,40 e in anteprima online su RaiPlay da domani, la vita di Sebastiano, un latitante che trascorre la propria vita in modo 'invisibile' protetto da telecamere e da sofisticati marchingegni che dovrebbero garantirgli la libertà ma che, in realtà, lo tengono chiuso in u n bunker molto simile ad una vera e propria prigione.

Il tutto è ccondito da una vena ironica, paradossale e derisoria. Armi con cui di fatto Albanese, che ha scritto e diretto la serie, ridicolizza i veri latitanti che provano ad eludere i controlli 'sopravvivendo' in un mondo nascosto e sotterraneo.

La serie, composta da sei episodi di 25 minuti ciascuno, che verrà trasmessa in due episodi a settimana, "è un grande riconoscimento del lavoro che in questi anni abbiamo fatto sull'innovazione del linguaggio, dei formati e dei contenuti", ha spiegato Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, sottolineando che "se un talento come quello di Albanese decide di tornare a Rai3" cimentandosi "con la serialità estremamente coraggiosa significa che abbiamo fatto bene in questi anni uno dei doveri del Servizio Pubblico, che è appunto quello di lavorare sull'innovazione. E' una serie innovativa sotto il profilo del linguaggio e del tono perché utilizza elementi surreali e grotteschi per raccontare la mafia".

'I topi' si inserisce nel solco della sperimentazione messa in atto dalla terza rete Rai. "Da gennaio - ha evidenziato Stefano Coletta, direttore di Rai3 - abbiamo sperimentato 17 titoli nuovi per reagire ad un vuoto del palinsesto che, soprattutto nel prime time, era virato verso la rete ammiraglia". In questo senso, 'I topi' è un prodotto "strategico per poter riportare il mood leggero che a Rai3 mancava da tempo. Il mio obiettivo era quello di recuperare alla rete un'identità generalista". Un'opera, dunque, "congrua" con "la rete che ho immaginato da gennaio: un canale che, oltre ad essere informativo, è anche umanista".

Si tratta, ha spiegato Albanese, di un prodotto pensato per la televisione e non per il grande schermo: "La mia prima idea era per la tv ed è rimasto così. Pensavo ad una serialità e in un primo momento a quattro puntate", ha aggiunto Albanese che ha inoltre confessato di "non aver mai visto una serie-tv". Un'idea nata "tre anni fa, guardando un video in cui c'era un uomo disperato che usciva da un armadio dopo 8 mesi vissuti in un bunker. Usciva tendendo le mani dicendo quasi 'grazie'. Alla fine ho cominciato a ridere vedendolo. Da lì mi è scattata l'idea. E così ho iniziato a scrivere la storia di questo personaggio che è maschilista e ignorante. Abbiamo scelto di fare riferimento ai topi per dare anche l'idea di chi infetta la società".

"Sono figlio dell'emigrazione, i miei genitori hanno dovuto lasciare la loro meravigliosa terra, Petralia Soprana, per fame e bisogno di lavoro. Nel tempo - ha continuato Albanese - ho scoperto che il lavoro non c'era perché determinate persone hanno gestito delle comunità in modo sbagliato. Io sono stato tatuato da questo genere di racconti. Negli anni ho raccontato in modo diverso il tema dell'illegalità".

Il cast che accompagna Albanese, e che compone la famiglia mafiosa al centro della serie-tv, è costituito da Nicola Rignanese (U Stortu, l'amico di Sabastiano), Lorenza Indovina (Betta, la moglie di Sebastiano) Tony Sperandeo (lo zio Vincenzo), Michela De Rossi (Carmen, la figlia di Sebastiano che, dopo aver studiato, cerca di 'ripulire' la famiglia), Andrea Colombo, che interpreta il figlio aspirante chef del boss e Clelia Piscitello nei panni di zia Vincenza che incarna il senso della famiglia e della casa.

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