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Musica: Alberto Fortis, ritorno all'infanzia nel video di 'Do l'anima'

01 dicembre 2014 | 16.28
LETTURA: 3 minuti

Insieme al regista Max Volpini – ballerino del Teatro alla Scala, regista, videomaker e coreografo di caratura internazionale, nonché stretto collaboratore di Roberto Bolle – Fortis ha seguito anche le fasi del montaggio del videoclip girato nella sua casa natale a Domodossola

Alberto Fortis nel videoclip di 'Do l'anima'
Alberto Fortis nel videoclip di 'Do l'anima'

È stato pubblicato il video ufficiale di 'Do l’Anima', brano che dà il titolo al nuovo album di inediti di Alberto Fortis – pubblicato a fine settembre su etichetta Formica e distribuito da Sony Music – che, il prossimo 7 dicembre, riceverà il prestigioso Ambrogino D’Oro al Comune di Milano.

"Il messaggio del video sta nel suo spaziare attraverso l'età e le generazioni che compongono la nostra vita, che cresce e si modifica attraverso il più sublime dei messaggeri: l'anima – dice Fortis, ideatore della sceneggiatura del video – L'anima viaggia attraverso il tempo, dimostrandoci che le maschere e la finzione sono parte della vita, ma concorrono a mettere la vita da parte. Perché così il principe del tempo si perde, la vita passa, le maschere rimangono. Allora quel piccolo spazio che tutto cambia, cerchiamo di riempirlo con il senso della vita e del tempo che si incontrano, come natura vuole, come il bambino sa, avendo capito già allora, da bambino, che il codice virtuale, in cui oggi viviamo, arte e musica compresa, è l'essenza della vacuità. Può darsi un antidoto esista: dare l'anima. Vi auguro buona Visione".

Insieme al regista Max Volpini – ballerino del Teatro alla Scala, regista, videomaker e coreografo di caratura internazionale, nonché stretto collaboratore di Roberto Bolle – Fortis ha seguito anche le fasi del montaggio del videoclip girato nella sua casa natale a Domodossola.

Nel video l’artista ripercorre i ricordi della sua gioventù e, attraverso la figura metaforica del principe del tempo, decide di togliersi la maschera dell’ipocrisia per essere finalmente se stesso. Questo gesto, difficile da compiersi, vuole essere un invito per tutti ad avere coraggio e dare l’anima per essere veramente se stessi in ogni circostanza, senza alcuna falsità.

L’album 'Do l’Anima' racchiude quattro anni di lavoro ed è stato realizzato in modo atipico e suggestivo, insieme al co-produttore Lucio Fabbri. Chiusi due mesi in studio a suonare di tutto, senza aiuti esterni perché gli altri musicisti arriveranno solo in seguito, a scremare tra le 40 canzoni scritte negli ultimi quattro anni, a scegliere la via, insomma. È Lucio a suggerire ad Alberto un approccio insolito: puntare tutto sulla melodia mettendo da parte la poliedricità compositiva che da sempre è uno dei marchi di fabbrica di Fortis.

Le 11 canzoni di 'Do l’Anima' – che vedono la partecipazione di Biagio Antonacci, Roberto Vecchioni e Carlos Alomar – tendono all’essenza. Sono tutte rivestite di purezza e genuinità, dall’iniziale Tu lo sai (che battezza il cd dopo l’intro parlato de Alla mia maschera), esoterica e quasi empirica con i suoi riferimenti nascosti alla cabala, a quella Buonamore che chiude il cammino raccontando l’ultimo metrò dell’amore con sullo sfondo uno skyline metropolitano. Un cd che, seguendo il percorso classico di Fortis, affronta sì temi che parlano dei valori fondamentali ma sempre al servizio del quotidiano, mai in modo astratto e generico. Quello che cambia, rispetto al passato, è la chiave d’accesso, che ora è sorprendentemente più carnale e viscerale.

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