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Alfano: "Nessuna trattativa"

07 maggio 2014 | 14.15
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Alfano:

Roma, 7 mag. (Adnkronos/Ign) - Le forze di polizia "hanno dovuto sedare la reazione dei supporter partenopei, convinti che responsabili del ferimento di Ciro Esposito fossero state le forze dell'ordine". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nella sua informativa urgente alla Camera sui fatti avvenuti il 3 maggio fuori dallo stadio Olimpico di Roma, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. ''Si stanno svolgendo approfondimenti - aggiunge Alfano - che chiariranno se De Santis abbia agito da solo''.

1.486 UOMINI - E' "infondato che il dispositivo di sicurezza abbia avuto lacune con l'impegno di 1.486 uomini delle forze dell'ordine". Alfano assicura inoltre che è "esclusa la partecipazione all'azione violenta" delle persone "con i caschi" che sono stati indicati da un testimone.

Sabato sera, aggiunge, alla finale di Coppa Italia "il culmine dell'inciviltà'' è stato raggiunto "quando l'inno di Mameli, il canto degli italiani, è stato colpito da una selva di fischi". E, all'interno dello stadio, "la sequenza dei fatti all'Olimpico con l'atteggiamento di De Tommaso, tracotante con la vergognosa scritta sulla maglietta ('Speziale libero', ndr) ha fatto nascere il dubbio che la partita si sia svolta dopo l'assenso di De Tommaso. In realtà non c'è stata alcuna trattativa: la partita si sarebbe svolta comunque, anche per scongiurare rischi da deflusso" assicura Alfano.

ULTRA' - Il ministro aggiunge: "Daniele De Santis, noto alle forze dell'ordine per precedenti penali connesse a manifestazioni sportive, risulta da qualche tempo lontano dalla tifoseria attiva e non è inibito da provvedimenti restrittivi", ma nei suoi confronti "sono comunque emersi evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani".

All'Aula di Montecitorio, Alfano spiega anche che sono in corso "ulteriori rilievi per l'uso dell'arma da fuoco (la pistola Beretta, ndr) a seguito del risultato non dirimente della prova stub". Secondo Alfano, "l'impegno delle forze di polizia" è stato comunque "rilevantissimo e va elogiato senza riserva".

INTERROGATORI - Il gip Giacomo Ebner ha convalidato gli arresti dell'ultrà della Roma Daniele De Santis e del tifoso napoletano Alfonso Esposito, rimasto ferito nella sparatoria avvenuta prima della finale. I due tifosi sono stati sentiti nel carcere di Regina Coeli.

Dopo aver sentito gli altri due arrestati, il gip deciderà poi la misura da applicare nei confronti di Gennaro Fioretti e Ciro Esposito. Dopo l'intervento al colon subito nella notte tra lunedì e martedì, è stata una notte tranquilla per quest'ultimo. "Ha passato una notte tranquilla - dice Carmela, la zia, dal Policlinico Gemelli - i medici hanno detto che è stazionario, ma le condizioni rimangono comunque critiche".

Di condizioni "in lieve miglioramento" nonostante "non sia ancora fuori pericolo" parla lo zio Vincenzo, ringraziando "i medici che lo stanno curando" e "i tifosi del Napoli".

LA PROCURA - E' infondata la notizia secondo la quale, nella vicenda degli scontri , avrebbe sparato una seconda pistola. Lo precisa la Procura della Repubblica che, contrariamente a quanto pubblicato da organi di stampa, "smentisce che ci sia un riscontro negli atti e allo stato dell'indagine in corso circa l'esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco sabato contro i tifosi napoletani".

La notizia, precisa la Procura, "è destituita di fondamento e rischia di interferire negativamente sulle indagini" e "sulle delicate determinazioni che dovranno essere assunte in giornata".

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