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Alfredo Cospito ricoverato, torna a prendere gli integratori

13 febbraio 2023 | 18.10
LETTURA: 2 minuti

E' in sciopero della fame da oltre tre mesi

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Alfredo Cospito ha ripreso ad assumere integratori, in particolare il potassio. L'anarchico, in sciopero della fame da oltre tre mesi, si trova dall'11 febbraio all'ospedale San Paolo in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis.

Ieri si è appreso che la Procura generale della Cassazione, in vista dell'udienza del 24 febbraio sul ricorso, presentato dalla difesa dell'anarchico, con una requisitoria scritta, ha chiesto di annullare con rinvio per un nuovo esame l’ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 che aveva confermato il regime di carcere duro per Cospito.

IL LEGALE - "L'ho trovato magrissimo, provato, pallidissimo ma mi ha detto che avrebbe ripreso con gli integratori e in queste ore è tornato a riprendere il potassio" dice all'Adnkronos l'avvocato Caterina Calia, dopo la visita ad Alfredo Cospito nell'ospedale San Paolo, dove l'anarchico è stato trasferito l'11 febbraio in una delle camere riservate ai detenuti in regime di 41bis. "Oggi sono stata da lui due ore, non lo vedevo da un mese", ha detto.

DIREZIONE ANTIMAFIA E ANTITERRORISMO - La richiesta "all'autorità politica" di valutare per Alfredo Cospito "l'eventuale idoneità delle misure proprie del regime detentivo riferito al circuito della cosiddetta Alta Sicurezza e delle ulteriori opportune forme di controllo proprie dell'ordinamento penitenziario e dell'attività investigativa a contenere l'indubbia carica di pericolosità sociale del detenuto". E' l'indicazione contenuta nel parere che la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo ha inviato lo scorso 2 febbraio al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del quale "per assicurare la correttezza dell'informazione relativa alle valutazioni" del procuratore nazionale Giovanni Melillo sono stati resi pubblici "i contenuti essenziali".

UDIENZA CONSULTA - E' stata inserita nel registro delle questioni pendenti della Consulta l'ordinanza della Corte d'Assise d'Appello di Torino con cui sono stati tramessi gli atti alla Corte Costituzionale chiamata a esprimersi sulle attenuanti di cui potrebbe beneficiare Alfredo Cospito a seguito dell'attentato, verificatosi nel 2006 alla caserma degli Allievi carabinieri di Fossano, nel cuneese. Un passaggio che prelude alla fissazione dell'udienza davanti ai giudici costituzionali.

Nella sostanza, i giudici torinesi, nell’ordinanza hanno accolto la questione di legittimità costituzionale, sollevata dalle difese, sull'attenuante rispetto al reato di strage politica per il quale la procura aveva chiesto l'ergastolo. Il tema è quello della 'lieve entità': per Alfredo Cospito avendo la contestazione di recidiva reiterata specifica, la legge vieta il bilanciamento e, quindi, dovrebbe essere applicata la pena dell'ergastolo. Per questo si è deciso di rinviare gli atti alla Consulta per valutare se anche nel reato di strage politica debba operare il divieto di bilanciamento oppure no.

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