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Algeria: stampa, Bouteflika congela progetto estrazione gas di scisto

21 gennaio 2015 | 10.58
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Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ha deciso di congelare le perforazioni pilota per l'estrazione del gas di scisto a In Salah, nel sud dell'Algeria. E' quanto ha riferito il quotidiano locale 'El Watan', secondo cui la notizia "è stata confermata da Abdelhamid Slimani, membro del comitato di coordinamento della protesta degli abitanti di In Salah".

Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika
Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika

Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ha deciso di congelare le perforazioni pilota per l'estrazione del gas di scisto a In Salah, nel sud dell'Algeria. E' quanto ha riferito il quotidiano locale 'El Watan', secondo cui la notizia "è stata confermata da Abdelhamid Slimani, membro del comitato di coordinamento della protesta degli abitanti di In Salah".

La decisione presa l'estate scorsa dal governo di Algeri di produrre gas di scisto entro il 2022 e la perforazione pilota avviata all'inizio di gennaio a In Salah avevano suscitato un vasto movimento di protesta nel sud del Paese. La popolazione teme infatti danni irreparabili per l'ambiente e la salute, dal momento che le tecniche di estrazione di questo tipo di gas comportano rischi di portata tuttora incalcolabile.

"Lo stop al progetto del gas di scisto è stato deciso, il presidente Bouteflika ha dato ragione agli abitanti", ha detto Slimani, precisando che i dettagli dell'informazione saranno trasmessi direttamente dal generale Abdelghani Hamel, che ha promesso di recarsi a In Salah entro la fine della settimana per dare l'annuncio ufficiale.

Ieri il ministro algerino dell'Energia, Youcef Yousfi, aveva dichiarato che "a tutt'oggi il governo non ha preso alcuna decisione definitiva riguardo lo sfruttamento del gas di scisto e al momento sta effettuando una valutazione tecnico-economica di questo progetto".

Un passo indietro questo rispetto alla posizione espressa a In Salah l'8 gennaio scorso, quando il ministro cercò di convincere la popolazione dell'importanza per l'Algeria di garantire la propria sicurezza energetica. "Le risorse convenzionali non bastano più. Non abbiamo gas. Bisogna garantire l'avvenire dei nostri figli e nipoti", aveva detto.

Anche il direttore della Sonatrach, la compagnia nazionale algerina per lo sfruttamento degli idrocarburi, aveva dichiarato in precedenza che la decisione di produrre gas di scisto era ormai presa e non poteva essere annullata.

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