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L'uomo sarebbe stato colpito con una spranga di ferro

Alghero, uomo ucciso: fermati i due giovani portati in commissariato

19 febbraio 2014 | 17.04
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Alghero, uomo ucciso: fermati i due giovani portati in commissariato

Svolta, a distanza di 24 ore, nelle indagini dell'omicidio di Agostino Salis, noto come "l'Americano", trovato morto ieri mattina ad Alghero. La Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Alghero e la Squadra Mobile di Sassari hanno emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico di due cittadini algheresi, di 26 e 22 anni.

I due sono ritenuti responsabili, in concorso, dell'omicidio aggravato di Salis commesso nella notte tra lunedì e martedì scorsi. I provvedimenti sono stati emessi dal pm Gianni Caria come conseguenza degli sviluppi investigativi che hanno consentito di accertare le responsabilità dei due fermati.

Dopo il rinvenimento del cadavere a Maristella nell'agro di Alghero, le indagini dei poliziotti del Commissariato di Alghero e dalla Squadra Mobile di Sassari, coordinati dai dirigenti Valter Cossu e Bibiana Pala, hanno sin da subito preso in considerazione le abitudini della vittima e i luoghi di abituale frequentazione.

Le numerose testimonianze acquisite hanno consentito di ricostruire la dinamica degli eventi di cui è stato protagonista Salis durante le ore precedenti alla sua morte. In alcuni bar cittadini abitualmente frequentati dalla vittima sono state esaminate le presenze concomitanti di alcune persone messe in relazione con la vittima grazie alle informazioni acquisite.

Particolare attenzione è stata riposta su due giovani, che dopo aver avuto un colloquio con Salis Agostino sono apparsi lacunosi e contraddittori nel raccontare quanto accaduto in un determinato momento della serata, in particolare dopo l'uscita da un bar nel quale avevano incontrato "l'Americano".

Gli accertamenti sull'auto utilizzata dai due sospettati hanno permesso alla polizia scientifica di rilevare sul luogo del delitto elementi utili per ritenere certo il transito dell'auto esaminata, elementi che hanno consentito al pm Caria, l'emissione dei provvedimenti di fermo eseguiti con l'accompagnamento dei due nel carcere di Bancali a Sassari.

Uno dei due fermati ha quindi fornito una descrizione degli eventi che hanno portato alla morte di Salis. Una prima ispezione del cadavere ha permesso di stabilire che per il delitto non è stata utilizzata un'arma da fuoco ma una spranga verosimilmente metallica, l'esito dell'esame autoptico, previsto per la mattina di domani, fornirà ulteriori elementi utili alle indagini.

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