Roma, 19 apr. (Adnkronos Salute) - ''Nel miele in vendita nell’Unione Europea non è necessario indicare in etichetta la presenza di polline contaminato OGM nonostante il boom delle importazioni da Paesi a rischio contaminazione, come la Cina, che nel 2013 ha aumentato del 20 per cento le spedizioni ed è diventata addirittura secondo fornitore dell’Italia preceduta solo dall’Ungheria''. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti dell’ultima sessione plenaria della legislatura a Strasburgo dove il Parlamento europeo ha adottato il testo consolidato di modifica della direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele, frutto dei negoziati in sede di Trilogo tra le Istituzioni dell’Ue.
''C’è ora il rischio concreto che venga venduto sul mercato miele con polline ogm senza nessuna indicazione in etichetta perché secondo il testo approvato il polline, essendo una componente naturale specifica del miele, non va considerato un ingrediente e di conseguenza -sottolinea la Coldiretti- non sarà mai necessario indicare in etichetta la presenza di polline OGM dal momento che rappresenta un valore inferiore alla soglia dello 0,9 per cento prevista dalla legislazione europea. Una interpretazione che - continua la Coldiretti - non rispecchia peraltro la sentenza della Corte di giustizia, del 6 settembre 2011, secondo la quale il polline è un ingrediente del miele e quindi la presenza di ogm va indicata in etichetta''. (segue)