Roma, 19 mag. (Adnkronos Salute) - No all'eminazione della data di scadenza per salvaguardare la qualità dei prodotti e delle proprietà nutrizionali. E' la posizione di Federconsumatori e Adusbef alla proposta, oggi in discussione al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue, di eliminare l'obbligo di indicare il termine minimo di conservazione (la nota dicitura 'da consumarsi preferibilmente entro') per prodotti come pasta, riso e caffè.
Per le associzioni dei consumatori bisogna combattere gli sprechi alimentari, ma non si deve "eliminare del tutto ogni possibilità di risalire alla freschezza del prodotto", soprattuto in un periodo di crisi in cui vi è una contrazione dei consumi e una crescita di truffe e adulterazioni nel settore alimentare. Altrimenti, sottolineano Federconsumatori e Adusbef, c'è "il rischio di trovare sugli scaffali prodotti che abbiano già superato i termini massimi di conservazione senza che nessuno lo sappia". Le associzioni ritengono la proposta un "tentativo di privare i cittadini di informazioni importanti circa i prodotti che portano in tavola", e chiedono invece di avviare una seria campagna di informazione contro gli sprechi alimentari.