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Alimenti: Pd Lombardia, in regione aree ad alto rischio uova contaminate

19 febbraio 2014 | 18.48
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Milano, 19 feb. (Adnkronos Salute) - Rischio "altissimo" di uova contaminate in alcune aree della Lombardia, su cui sorgevano "attività produttive che hanno lasciato uno strascico di inquinamento pesante e dovranno essere sottoposti a bonifica". L'allerta arriva dal Marco Carra, capogruppo Pd in Commissione regionale Agricoltura, e Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, sulla base di quanto reso noto oggi in Commissione - informano - dall'Unità organizzativa di veterinaria della Direzione sanità di Regione Lombardia, che per 3 anni, dal 2011 al 2013, ha monitorato le sostanze presenti nelle uova.

"Ne è venuta fuori una nuova emergenza verso la quale bisogna prestare molta attenzione", avvertono Carra e Alloni che annunciano: "Chiederemo con una lettera all'assessorato all'Agricoltura, e per conoscenza alla Direzione regionale Sanità, di verificare che gli interventi messi in campo siano veramente efficaci e vengano rispettate le indicazioni date dal Servizio veterinario". Il Servizio ha stilato un decalogo che suggerisce, ad esempio, di non bruciare il legno verniciato, il polistirolo e le plastiche. Evitare anche le potature di piante trattate con fitosanitari clorurati, sostanze che potrebbero finire tra gli alimenti degli animali da cortile. "Chiederemo all'assessore Fava di attivare tutta la direzione regionale Agricoltura in un'attività di prevenzione, direttamente collegata all'assessorato alla Sanità'', aggiungono i due consiglieri Pd.

Carra e Alloni ricordano quali sono i siti che in Lombardia sono stati monitorati e risultano, dunque, più a rischio: "A Cerro al Lambro, dove è alta la presenza di discariche abusive, su 10 uova solo 4 sono conformi, cioè non contaminate; a Sesto San Giovanni, la città della aree ex Falck, solo 2 su 10 sono buone; a Pioltello Rodano, in piena zona ex Sisas, dai controlli è emerso che su 14 uova solo 3 sono conformi; a Milano Bovisa, sito ex Gasometri, 6 su 13. Nel territorio del Sin Laghi di Mantova e Polo chimico, su 30 uova 'solo' 9 sono da buttare. Ma in percentuale la non conformità è molto alta: valutando i dati esaminati in tutti gli allevamenti messi sotto controllo, oltre il 50% della produzione di uova è risultato non conforme".

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