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Alitalia, congelato il 'matrimonio' con gli emiri di Etihad Airways

17 aprile 2014 | 08.54
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Alitalia, congelato il 'matrimonio' con gli emiri di Etihad Airways

Improvviso stop all'accordo - dato per imminente - tra Etihad ed Alitalia. Secondo quanto riporta oggi il Messaggero ieri sera la compagnia emiratina avrebbe comunicato agli italiani che non ci esisterebbero - almeno per il momento - le condizioni tecniche e quelle politiche per far decollare l' alleanza. A spingere i vertici di Abu Dhabi alla mossa il mancato recepimento da parte di governo italiano e azionisti italiani delle condizioni poste da Etihad.

In particolare i manager della compagnia araba non avrebbero ricevuto le garanzie richieste nè dal fronte governativo (rotte da Linate, collegamenti con l'Alta velocità per l' hub di Fiumicino, limitazione dei benefici delle low cost) nè sul nodo esuberi (tagli strutturali di almeno 3 mila posti) nè, infine, per quanto riguarda l' abbattimento del debiti da parte delle banche. Per ora nessuna conferma alla notizia da parte di Alitalia o di Etihad.

Immigrati: Alfano, immobilismo Europa aiuta Le Pen

"L'immobilismo europeo rischia di dar ragione alla signora Le Pen. L'Europa non sceglie né di proteggere le frontiere esterne né di imporre vincoli". Lo dice il ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervistato da La Stampa. All''egoismo' del Nord Europa, come lo definisce chi sollecita un'azione comune in materia di politiche dell'immigrazione, "dobbiamo contrapporre la specificità del mare: la questione dei confini dei paesi rivieraschi deve diventare una priorità politica nell'agenda europea. Ci proveremo a porre il problema con il semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo", aggiunge il leader del Ncd.

"Non è in discussione -precisa Alfano- l'Italia paese dell'accoglienza. Noi poniamo il problema che l'Europa affronti insieme il tema dell'assistenza e dell'accoglienza. Ci preoccupa l'instabilità politica dei paesi della fascia subsahariana e costieri. Se i libici non ritrovano le ragioni per stare insieme, se non si danno un governo nazionale forte e autorevole, non potremo bloccare il flusso di disperati che appare inarrestabile".

Ma occorre fare presto, perche' "il tempo sta per scadere. 'Mare Nostrum' -sottolinea il ministro- non può diventare una flotta di traghetti con l'aggiunta che il biglietto ai passeggeri lo paghiamo noi". Inoltre, "il fenomeno degli sbarchi di irregolari è mutato nella sua qualità. Fino a ieri arrivavano in Italia extracomunitari in cerca di lavoro. Oggi la bussola per capire la molla che porta da noi migliaia e migliaia di disperati è la libertà. Sono all' 80% cittadini che fuggono dalle guerre, dai conflitti etnici e religiosi e hanno diritto alla protezione umanitaria", conclude Alfano.

Europee: Scajola, mi bastonano sempre, volti nuovi? Basta leggere le liste

"Ormai sono rodato a prendere bastonate dai miei...". Intervistato da Il Corriere della Sera, Claudio Scajola non nasconde la propria amarezza per l'esclusione dalle liste di Forza Italia per le europee. "Ho fatto liste per tutta la mia vita politica. Liste inclusive, dove i territori erano rappresentati e anche la diverse anime di Forza Italia. Tutte, in modo equilibrato. Ecco, io sono rimasto a quella cultura lì", aggiunge l'ex ministro.

Scajola esprime non poche perplessita' sulla composizione delle liste, soprattutto sul versante di quello che avrebbe dovuto essere un rinnovamento: "ma le ha lette, le liste? Ha visto chi c'è al Sud? Raffaele Fitto, Clemente Mastella...", risponde a chi lo intervista. Non voglio esprimere giudizi, sono tutte belle persone. Io non ne ho mai voluto fare una questione personale, ho chiesto liste competitive per mobilitare

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