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Alitalia, inchiesta chiusa: 21 indagati

12 febbraio 2020 | 13.17
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Avviso conclusione indagini a Montezemolo, Colaninnoan, Laghi, neo commissario liquidatore Air Italy, Mustier di Unicredit e Hogan (ex Ceo Etihad)

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Chiusa l'inchiesta sul dissesto di Alitalia Sai Spa. La Guardia di finanza di Roma ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini. Indagate 21 persone e la stessa società.
Tra gli indagati ci sono Luca Cordero di Montezemolo e Roberto Colaninno, ex manager della compagnia, l'ex commissario Enrico Laghi, che è anche neo commissario liquidatore Air Italy, Jean Pierre Mustier di Unicredit e James Reginald Hogan (ex Ceo Etihad).

Gli indagati nell’inchiesta su Alitalia Sai Spa sono accusati tra l’altro "in relazione alle cariche ricoperte" di aver approvato il bilancio 2015 "falsamente certificato dal revisore Domenico Falcone, con l'approvazione della situazione patrimoniale al 31 ottobre 2016 e al 28 febbraio 2017". Così facendo avrebbero fornito "indicazione di dati di segno positivo difformi dal vero e consentendo il progressivo aumento dell’esposizione debitoria cagionavano o comunque concorrevano a cagionare il dissesto della società, anche aggravandolo, e, comunque, accettando il rischio di cagionarlo o di incrementarlo (...) evitando inoltre di chiedere tempestivamente la dichiarazione di insolvenza della società, che veniva poi pronunciata in data 11 maggio 2017".

Secondo l’accusa, gli indagati volevano "conseguire un ingiusto profitto consistente nel far sopravvivere artificiosamente la società anche grazie alla registrazione di una falsa plusvalenza nell’esercizio 2016 di un valore pari a 39 milioni di euro e consistente nel migliorare artatamente i dati sulle condizioni economiche di Alitalia Sai, allo scopo di compensare risultati negativi".

In questo modo, "consapevolmente esponevano, consentivano di esporre o comunque non impedivano l’esposizione (avendone il dovere) nel bilancio d'esercizio e nel bilancio consolidato 2015, nella relazione approvata il 22.12. 20016 e nella relazione approvata il 27.4.2017, di fatti rilevanti non rispondenti al vero sulla situazione economica-patrimoniale o finanziaria della società, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore (pubblico, creditori, soci, finanziatori, potenziali finanziatori, contraenti, potenziali contraenti, MISE)”.

Tra le accuse mosse dalla procura di Civitavecchia nell'inchiesta su Alitalia Sai c'è quella contro tre ex amministratori delegati, Silvano Cassano, Luca Cordero di Montezemolo e Marc Cramer Ball, e al Cfo, Duncan Naysmith, di aver "dissipato" quasi 600mila euro di Alitalia in cene di gala ed eventi. In particolare, al vaglio degli inquirenti ci sono oltre 133mila euro spesi per catering verso la società 'Relais Le Jardin' in occasione delle riunioni dei consigli di amministrazione; quasi 6mila euro per spese per "cena di gala" in favore della società 'Casina Valadier'; 458mila euro per quattro eventi aziendali: "Spese inizialmente sostenute da Etihad e, successivamente e indebitamente riaddebitate da quest'ultima società a Alitalia Sai (...) così depauperando la società con esborsi per operazioni estranee a ragionevoli esigenze di impresa".

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