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Danza: alla Scala serata van Manen- Petit con Roberto Bolle

21 gennaio 2020 | 21.04
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Roberto Bolle protagonista alla Scala del balletto di Roland Petit 'Le Jeune homme et la Mort'  - (foto Brescia e Amisano)
Roberto Bolle protagonista alla Scala del balletto di Roland Petit 'Le Jeune homme et la Mort' - (foto Brescia e Amisano)

Dal 23 gennaio all’8 febbraio il sipario della Scala si aprirà sulla nuova tappa del progetto di balletti su musica da camera celebrando due icone della storia della coreografia che hanno segnato la danza del nostro tempo, Hans van Manen e Roland Petit, indiscussi maestri, con la originalità di uno stile inconfondibile che qui si declina in lavori legati in modo imprescindibile al tessuto musicale.

Un tributo che segna, dunque, un attesissimo ritorno alla Scala, quello di Hans van Manen, con tre lavori, due dei quali in debutto per la compagnia scaligera diretta da Frédéric Olivieri, e rinnoverà l’omaggio a questo grande autore che manca dalla Scala dal 1988. Inesauribile creatore, al suo attivo più di 120 balletti, con innumerevoli prestigiosi premi e alte onorificenze per il suo contributo all’arte del balletto, è definito il "Mondrian della danza" per la chiarezza nella struttura e la raffinata semplicità delle sue produzioni, che sono nel repertorio di oltre 50 compagnie in tutto il mondo.

La sua genialità scaturirà da uno dei suoi pezzi-simbolo, ormai un classico del XX secolo, 'Adagio Hammerklavier', e da due brani mai eseguiti dal balletto scaligero, 'Kammerballett' e 'Sarcasmen' che ne rivelano la maestria nell’uso dello spazio e della struttura. Uno stile puro, ma con un substrato fortemente espressivo, con un'attenzione particolare alle dinamiche, anche conflittuali, anche ironiche, mai astratte.

'Adagio Hammerklavier', creato nel 1973 per l’Het Nationale Ballet, è entrato nel repertorio scaligero negli anni '80. Ispirata dall’Adagio dalla Sonata n. 29 in si bem. magg. Op. 106 'Hammerklavier' di Beethoven, di cui quest’anno si celebrano i 250 anni dalla nascita, magistrale dialogo con la musica (al pianoforte James Vaughan), vede protagoniste tre coppie. In scena ci saranno Agnese di Clemente con Gioacchino Starace, Francesca Podini con Gabriele Corrado, Alessandra Vassallo con Emanuele Cazzato, Martina Arduino con Nicola Del Freo, Maria Celeste Losa con Marco Agostino.

Otto danzatori sono i protagonisti di 'Kammerballett', su musiche di Kara Karayev, Domenico Scarlatti e John Cage, creato nel 1995 per il Nederlands Dans Theater e mai presentato prima dalla compagnia scaligera. In scena Alessandra Vassallo, Chiara Fiandra, Francesca Podini, Antonella Albano, Marco Messina, Gabriele Corrado, Domenico Di Cristo, Gioacchino Starace e in altre recite Antonella Albano, Chiara Fiandra, Giulia Lunardi, Stefania Ballone, Andrea Risso, Emanuele Cazzato, Endi Bahaj, Edoardo Caporaletti.

Sempre in debutto per la Scala, 'Sarcasmen', creato per l’Het Nationale Ballet nel 1981, vede protagonisti Nicoletta Manni e Claudio Coviello, Martina Arduino e Nicola Del Freo e un pianista in scena, James Vaughan complice delle loro ironiche schermaglie.

Una serata tributo che riporta alla Scala anche il genio di Roland Petit con l’evocativo duetto maschile 'Le combat des anges' da uno dei suoi magistrali successi, 'Proust, ou les intermittences du coeur' e il capolavoro esistenzialista 'Le Jeune homme et la Mort', titolo emblematico per il Teatro alla Scala. Proprio con il debutto italiano di questo lavoro si inaugurò, infatti, nel 1955 il lungo sodalizio con Roland Petit. Uno specialissimo legame e una fertile collaborazione, inaugurata nel 1955 e proseguita dal 1963 con numerosissimi lavori anche in prima nazionale.

Attesissimo il ritorno di Roberto Bolle in 'Le Jeune homme et la Mort' nelle recite del 23, 24, 25, 28, 31 gennaio e 1 febbraio. Accanto a lui in questo balletto, ci sarà Nicoletta Manni. In altre recite, al debutto nel ruolo, saranno protagonisti Claudio Coviello con Martina Arduino, mentre torna a danzare Marta Romagna con Nicola Del Freo, anche lui nel debutto nel ruolo.

'La Passacaglia in do minore' di Bach sarà eseguita all’organo da Lorenzo Bonoldi. La cifra di Roland Petit sarà pure omaggiata in 'Le combat des anges', che vedrà affiancarsi nel dualismo luce/ombra, bene/male Saint-Loup e Morel, ovvero Claudio Coviello e Marco Agostino, Domenico Di Cristo e Gabriele Corrado, sulla Elégie Op. 24 di Gabriel Faurè eseguita da Alfredo Persichilli al violoncello e James Vaughan al pianoforte.

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