Allegri replica alle critiche: "Nessuna crisi e a Empoli voglio una Juve concreta"

"Le ultime due trasferte sul piano del risultato sono state disastrose. Alla Juventus quando perdi una partita ci sono sempre delle critiche, credo si debba parlare di tre partite in cui abbiamo creato molto e realizzato poco e domani con l'Empoli dobbiamo fare qualcosa di più per segnare non concedendo occasioni agli avversari". L'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, è pronto a ripartire dopo il ko di Genova contro i rossoblu per proseguire il cammino in campionato sperando in un passo falso della Roma a Napoli. Sul cammino dei bianconeri un'altra trasferta, questa volta in Toscana. "L'Empoli è una squadra che gioca un buon calcio, complimenti al tecnico perché sta facendo un ottimo lavoro -spiega l'allenatore livornese-. Ha sette undicesimi della squadra che viene dal settore giovanile, bisogna fare i complimenti alla società, vuol dire che in Italia ci sono ancora ragazzi che sanno giocare al calcio".

"Sarà una partita difficile contro una squadra frizzante e veloce con giocatori di qualità. Dobbiamo, come sempre, puntare alla vittoria. Domani è un match importante in vista della gara di Champions -prosegue Allegri-. Noi demoralizzati? Parlare serve a ben poco, serve di vincere. Il campionato è ancora lungo, mancano 29 partite con tanti punti in palio. Avevamo 3 punti di vantaggio prima di perdere immeritatamente dopo una partita intensa contro un Genoa che ha fatto una gara di cuore".

A chi accusa la Juve di aver meno fame rispetto alla scorsa stagione Allegri replica: "Sono chiacchiere da bar. Fino ad ora i numeri non sono così tragici come qualcuno scrive. Siamo in testa al campionato e in corsa per tutti gli obiettivi. Questa Juve arriverà molto lontano e per farlo si deve passare per questa settimana dove nelle due trasferte abbiamo lasciato per strada punti importanti ma la scorsa settimana lo aveva fatto la Roma con la Sampdoria. La squadra a Genova ha dato una grande risposta sotto il piano dell'intensità", conclude Allegri.