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Allevatori danno vita a Movimento Cinque Stalle e presentano pacchetto di richieste

10 maggio 2014 | 20.43
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Allevatori danno vita a Movimento Cinque Stalle e presentano pacchetto di richieste

''Di solito si dice: dalle stelle alle stalle. Magari, rispondono in Abruzzo: perché almeno, in stalla, si sa cosa si produce. Stufi di fumo, i produttori di arrosto chiedono impegni certi, accompagnati da cifre e dalla sottoscrizione di cinque punti''. Lo hanno detto gli allevatori che hanno deciso di dar vita ad un proprio Movimento denominato 'Cinque stalle' che non ha nulla di politico ma solamente una forma associativa per richiamare l'attenzione della politica e delle istituzioni attorno ai problemi del settore.

''Cinque Stalle'' è il nome del loro Movimento, ''ma non certo in senso dispregiativo - spiegano - perché è di stalle vere, che stiamo parlando. Quelle che danno valore al nostro territorio - dice Nunzio Marcelli Presidente dell'Associazione allevatori - perché sono un presidio a tutela della biodiversità, dell'ambiente, della resistenza delle popolazioni in aree sempre più abbandonate, e non ultimo, produttori di formaggi e carni squisite. Che ricevono riconoscimenti internazionali, ma non vengono valorizzate e difese proprio qui, dove ancora queste aziende resistono''.

E la prima iniziativa è stata la presentazione di un 'pacchetto' di richieste ai candidati Presidenti alla Regione sulle priorità del settore.

Al primo punto strumenti efficaci (marchi regionali uniformi, certificazioni chiare, accordi con gli enti sul territorio per evitare duplicazioni e confusioni) per la riconoscibilità dei prodotti delle aziende montane e pastorali. La revisione di un sistema dei controlli e maggiore coinvolgimento dei produttori. Un piano di azioni concrete che renda possibile l'insediamento di imprese per giovani in cerca di occupazione. Istituzione per legge o provvedimento dell'accorpamento delle aree disponibili, pubbliche e private, attualmente in stato di abbandono, sul modello della ''Banca della terra'' già esistente in alcune regioni, in modo che possano costituire base territoriale per lo sviluppo di aziende agricole, che attualmente soffrono anche per la frammentazione fondiaria.

E ancora, riconoscimento e pieno coinvolgimento nella programmazione e in tutti gli interventi delle associazioni volontarie dei portatori di interesse, perché solo lavorando insieme si possono ottenere risultati per il territorio. Alla firma dei cinque punti del Movimento Cinque Stalle farà seguito l'istituzione di un vero e proprio Garante, figura terza incaricata di vigilare sull'effettiva attuazione del programma.

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