Quanto accaduto al poster di 'Madres Paralelas', perché il capezzolo ritratto violava le regole anti-nudo della piattaforma, riaccende il dibattito sul potere dei social media
Instagram si è scusato per aver rimosso il poster cinematografico di 'Madres Paralelas' dalla sua piattaforma. Ma la polemica sul web non si placa. Il manifesto utilizzato per promuovere il suo nuovo film, che esplora le vite parallele di due madri durante il primo e il secondo anno di crescita dei propri figli, inquadra infatti un capezzolo da cui esce una goccia di latte. Così, in conformità con le proprie linee guida, Instagram ha bloccato il poster perché violava le sue politiche "anti-nudo". Ma le proteste che hanno invaso i social nelle ore successive, contro quella che è stata definita una pericolosa censura, ha indotto il social media ad una rapida retromarcia. Instagram ha spiegato che rispetto alla policy anti-nudo, la piattafroma fa alcune "eccezioni per consentire la nudità in determinate circostanze", per esempio "quando si tratta di un chiaro contesto artistico". "Pertanto - hanno aggiunto i responsabili del social media - abbiamo ripristinato i post che condividono la locandina del film di Almodóvar su Instagram e ci scusiamo davvero per qualsiasi confusione causata".
Parlando del poster, il designer Javier Jaén, autore della locandina, ha spiegato che durante la creazione dell'immagine era consapevole che potesse infrangere le regole dei social media. Ma, sebbene avesse presente questo fatto, avevano deciso che l'arte era più importante. "Almodovar - ha affermato Jaén - mi ha detto che ha lanciato i suoi film con dei poster per tutta la vita, da molto prima che esistesse Instagram, e che avrebbe continuato a farlo anche dopo Instagram". Le stesse considerazioni in queste ore vengono rimbalzate sul web da diversi utenti, scandalizzati o preoccupati dal fatto che la vita o la morte di un'immagine artistica possa essere decretata dalle politiche estetiche di un social media.
Il film del regista spagnolo è interpretato da Penélope Cruz, Rossy de Palma e Aitana Sánchez-Gijón e aprirà in concorso la Mostra del Cinema di Venezia il primo settembre.