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Migranti: Alta Corte spagnola riapre procedimento contro leader Fronte Polisario

24 novembre 2016 | 12.39
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Giorgia Butera e Sara Baresi
Giorgia Butera e Sara Baresi

L'Alta Corte Penale spagnola ha deciso di riaprire il procedimento penale per genocidio e crimini contro l'umanità a carico del leader separatista del Fronte Polisario, Brahim Ghali. A darne notizia all'Adnkronos la Presidente di Mete Onlus, Giorgia Butera, e di 'Protea, Associazione per la Tutela dei Diritti dell'Uomo, Italia', Sara Baresi, due associazioni italiane impegnate nella difesa e tutela dei diritti umani nel contesto internazionale, come nel caso riguardante la condizione di chi vive nei Campi di Tindouf (Algeria). Le denunce delle due Associazioni italiane sono avvenute, anche, in diverse sessioni del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra. "Impegnarsi nell'alto tema dei Diritti Umani Internazionali é un compito assai arduo. Devi crederci tantissimo: tutela, denuncia, sostegno, difesa - dicono Butera e Baresi - Sono queste le azioni che incidono maggiormente acciocché lo stato delle cose cambi. Mai smettere di dare voce a chi non puo' manifestarsi, non avendo mezzi, opportunità e strumenti. E per fortuna, tanta altra gente, è impegnata nel sostenere questa atroce causa internazionale".

Brahim Ghali, dopo la riapertura del procedimento, ha così rinunciato ad essere presente in Spagna, dove era prevista la sua partecipazione all’interno di una Conferenza organizzata da associazioni che sostengono il Polisario. La motivazione della non partecipazione, come si apprende nei Campi di Tindouf, in Algeria, dipenderebbe dalla sentenza pronunciata in Spagna, dove la più alta Corte Penale in Spagna ha deciso la riapertura di un procedimento penale per “genocidio e crimini contro l'umanità” contro Barhim Ghali. Il leader del Fronte Polisario è una delle persone più perseguitate dalla giustizia spagnola per “crimini contro l'umanità”, dopo la denuncia presentata nel 2007. Il Fronte di Liberazione Popolare di Saguia el Hamra e del Río de Oro, è una organizzazione militante e un movimento politico attivo nel Sahara Occidentale, al fine di ottenere la realizzazione del diritto all'autodeterminazione.

Le due donne 'Ghali è stato convocato a comparire in Tribunale come imputato'

"Il leader del Fronte Polisario è stato convocato a comparire in Tribunale, come un imputato, dopo che, il giudice del National Hearing, José de la Mata - dicono Butera e Baresi - è venuto a conoscenza dell'intenzione del leader di recarsi in Spagna per partecipare alla Conferenza internazionale di sostegno e solidarietà con il popolo Saharawi (Eucoco), avvenuta qualche giorno fa". Secondo la denuncia, il genocidio del Fronte Polisario è stata “una campagna per eliminare le élite saharawi di origine spagnola con l'intenzione di rompere i legami tra le diverse tribù e le loro autorità naturali, al fine di ottenere un controllo più diretto ed efficace su tutti i profughi saharawi nei loro campi”. Una delle vittime indicò l'allora Ministro della difesa, Brahim Ghali, come uno dei suoi aguzzini durante la sua prigionia in un carcere segreto.

Il Marocco, per contrastare l'esercito del Fronte Polisario armato e finanziato dall'Algeria e da Gheddafi, ha edificato otto mura di sabbia e pietra, il muro marocchino, minando abbondantemente la zona circostante. Il Polisario controlla una striscia desertica del Sahara Occidentale, praticamente disabitata, a est dei muri. Si stima che i militanti siano circa 10.000 elementi. Le truppe non sono dislocate nel Sahara Occidentale ma sono concentrate a Tindouf (Tinduf). Il Fronte deteneva fino ad alcuni anni fa circa 500 prigionieri di guerra marocchini, alcuni dei quali da oltre 20 anni. Il Polisario organizza i campi profughi per la popolazione sahrawi a Tindouf.

Adesso il leader Fronte Polisario doveva presentarsi in Spagna per partecipare ad una conferenza di Associazioni, in favore del Fronte. E questa occasione ha fatto riaprire il procedimento. E' una questione che va avanti da quarant'anni, come spiega anche Giorgia Butera "con due tesi differenti". Chi sostiene il Fronte e qindi ritiene la vita nei Campi di Tindouf eccellente. Altri, che invece criticano ed attaccano tutto questo. Giorgia Butera ha chiesto a Ginevra "il censimento della popolazione" e "il rilascio di alcune ragazze". "Queste ragazze erano state adottate da famiglie spagnole attraverso un programma di vacanze, l'anno scorso sono state fatte tornare ai Campi e sono sparite nel nulla. Lì tengono sequestrate le donne, le fanno proliferare", denuncia Giorgia Butera.

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