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Altro che 'bamboccioni', il 58% dei neodiplomati pensa già al primo impiego

05 agosto 2015 | 16.13
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Altro che 'bamboccioni', il 58% dei neodiplomati pensa già al primo impiego

Non chiamateli più 'bamboccioni': i giovani italiani, appena diplomati, sono già alla ricerca del primo impiego, come emerge dall’ultimo sondaggio di Openjobmetis, lanciato sul sito www.openjob.it. L’agenzia per il lavoro, guidata dall’amministratore delegato Rosario Rasizza, ha chiesto ai giovani neo-diplomati (18-19 anni) quali siano i loro progetti per il post-maturità: ebbene, il 58% è pronto a entrare nel mondo del lavoro.

Più della metà, quindi, degli oltre 1.000 votanti, non intende proseguire il proprio percorso di studi, ma preferisce iniziare a costruire la propria indipendenza e l’ingresso nel mondo del lavoro rappresenta il primo passo. E alla domanda 'Gli esami di maturità stanno per concludersi, hai già fatto progetti per il futuro?', infatti, risponde di essere già alla ricerca del primo posto di lavoro.

Il 27% dei votanti, invece, si è già iscritto all’università con l’obiettivo di approfondire gli studi e laurearsi. Un dato in linea con i risultati del recentissimo rapporto del Miur che certifica il calo degli aspiranti laureati. Infatti, secondo il ministero, come riporta Openjobmetis, sono stati meno di 80 mila i giovani che quest’anno si sono iscritti al portale Universitaly per i test d’ingresso, contro i circa 90 mila del 2014 e i ben 115mila del 2013.

Dal sondaggio emerge un’evidenza: i ragazzi preferiscono cercare un impiego (55%), mentre le ragazze sono più propense alla carriera accademica (45%).

Il 9% intende andare, invece, all’estero per migliorare le proprie competenze linguistiche, trovare un lavoretto e fare un’esperienza formativa e di vita. Pochi gli indecisi: il 4% dei neo-diplomati per il momento non ha pianificato il futuro e preferisce godersi il sole, il mare e le belle giornate estive, mentre il 2% non ha ancora le idee chiare e non sa se continuare a studiare oppure cercare il primo impiego.

In conclusione, il sondaggio evidenzia come la gran parte dei giovani italiani abbia la testa sulle spalle e sia pronta a mettersi in gioco: attraverso la ricerca del primo impiego, con un’esperienza all’estero o proseguendo gli studi, seppur i dati relativi alle università italiane evidenzino un calo degli iscritti negli ultimi tre anni.

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